"Quarantine" è la parola più cercata del 2020 sul Cambridge Dictionary

Finalmente l'inglese prende in prestito "quarantena" dalla nostra lingua, ovvero dalla forma veneta dell'italiano "quarantina" e fa record di ricerca. Lo annuncia il vocabolario della celebre università

"Quarantine" è la parola più cercata del 2020 sul Cambridge Dictionary
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22 Dicembre 2020 - 19.52


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A cura di M. Cec.
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Insomma in un anno in cui c’è stata l’invasione di nuovi lessemi, spesso con significati rivisitati, portati dalla pandemia, Quarantine è la Parola dell’Anno 2020. La parola che indica il tempo specifico durante il quale persone o animali con una malattia devono stare isolate dagli altri per evitare la diffusione della malattia, è stata la più ricercata. Ce lo assicura Cambridge Dictionary.

La decisione di scegliere quarantine come parola dell’anno costituisce una scelta molto interessante, non solo perché si tratta di una delle tante parole che l’inglese prende in prestito dall’italiano” spiega Nick Beer, Italy Country Director presso Cambridge Assessment English.

Tutto ciò che gira intorno alla pandemia ha contribuito a far entrare nel nostro linguaggio termini come coronavirus, Covid-19, numero-R, lockdown, congiunti, smart-working, auto isolamento, isolamento fiduciario, Dad (Didattica a Distanza), Zoom, Google Meet. Termini entrati nella quotidianità e molti di loro di derivazione anglosassone.

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Dunque il Cambridge Dictionary ha registrato un altissimo numero di visualizzazioni complessive del termine Quarantine con apice nella settimana del 18-24 marzo, proprio quando molti paesi in tutto il mondo sono entrati in lockdown per contrastare l’epidemia di Covid-19: 28.545 le ricerche in quella settimana e il 18 marzo si è registrato il picco con 4.027.
Il Cambridge Dictionary è uno dei servizi più utili che Cambridge offre agli studenti di inglese. Si tratta di un’incredibile risorsa, chiave nella preparazione delle certificazioni Cambridge English proprio perché costituisce un supporto per imparare l’inglese di tutti i giorni, che poi è quello che serve per sviluppare le abilità linguistiche necessarie a raggiungere le opportunità di studio e di lavoro migliori” spiega Nick Beer.
Il Cambridge Dictionary della Cambridge University Press – casa editrice dell’Università di Cambridge fondata nel 1534 – è il dizionario più consultato in assoluto da chi studia l’inglese, e oltre a offrire definizioni, spiega anche come utilizzare le parole ponendole dentro un contesto più grande.
E in italiano come nasce la parola quarantena?  La sua nascita segue ovviamente le grandi pestilenze del Trecento, ma soprattutto la Peste nera, quella che tra il 1347 e il 1359 sterminò circa il 30% della popolazione dell’Europa e dell’Asia. Fu la Repubblica di Venezia ad attuare per prima politiche sanitarie sistematiche volte a evitare la diffusione dei contagi via mare. Ci fu la creazione dei lazzaretti, luoghi isolati deputati all’accoglienza di persone animali e merci sospette (il cui nome pare venga proprio dall’isola veneziana di Santa Maria di Nazareth, in cui fu collocato il primo all’inizio del Quattrocento). La loro permanenza forzata in questi luoghi durava classicamente quaranta giorni, una quarantina di giorni, quarantena secondo la forma veneziana, dopo i quali si riteneva che, senza manifestazioni di malattie, non fossero portatori d’infezione e potessero entrare in città.

Ma perché proprio quaranta giorni? È su questo punto che in tanti si sbizzarriscono. C’è chi tira in ballo Ippocrate e chi avanza calcoli astronomici babilonesi, ma senza arrampicarsi sugli specchi si può dire in piena banalità che un periodo di quaranta giorni purificatori ha degli evidenti addentellati biblici (il Diluvio dura quaranta giorni, il digiuno di Cristo nel deserto e la realtiva Quaresima durano quaranta giorni). In più è un periodo di tempo che risponde a una stima di buonsenso, e insomma, come scelta arbitraria può avere senso.

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