ATF AMP
Aretha Franklin, “The queen of soul” morta due anni fa, entra nella National Women’s Hall of Fame.
La pianista, cantante e attrice iniziò la sua carriera da bambina cantando gospel alla New Bethel Baptist Church a Detroit dove suo padre era un seguitissimo pastore. La svolta della carriera artistica della Franklin iniziò nel 1966 quando passò all’Atlantic Records nel 1966. Molti i suoi brani di successo, ma quelli che l’hanno fatta conoscere in tutto il mondo sono: I Never Loved a Man (The Way I Love You), Respect, (You Make Me Feel Like) A Natural Woman , Chain of Fools , Think e I Say a Little Prayer che l’hanno spinta oltre i suoi colleghi; alla fine degli anni ’60, Aretha Franklin era diventata nota come la “Regina del soul”.
Aretha Franklin al Kennedy Center Honors nel 2105 – (You make me feel like) A natural woman
Nel 2009 ha cantato per l’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca rifiutandosi, invece, di farlo per Donald Trump. Fu amica di Martin Luther King e sostenne sempre la causa dei neri statunitensi seguendo gli insegnamenti del padre molto attivo nella lotta per i diritti civili degli afroamericani.
Con lei sono state “indotte” per il 2020 la rivoluzionaria nel campo della ricerca medica Henrietta Lacks, morta nel 1951, l’attivista Barbara Rose Johns Powell, morta nel 1991, l’attivista dei diritti civili Mary Church Terrell, morta nel 1954, la scrittrice premio Nobel Toni Morrison e l’attivista del clima Barbara Hillary, scomparse nel 2019.
La National Women’s Hall of Fame, che è stata creata, nel 1969, in uno storico e ristrutturato opificio in Seneca Falls a New York, terrà una cerimonia virtuale di induzione il prossimo dieci dicembre. Lo farà, in tempo di pandemia, in sostituzione delle cerimonie che si tengono nella primavera di ogni anno dispari, in occasione del Women’s History Month.