Editori a Francoforte: l’Europarlamento agisca ora per fermare il massacro curdo

Un gruppo di editori alla Buchmesse, tra cui l’italiano Laterza, chiede a Sassoli di intervenire subito sulla Turchia: l'appello

Editori a Francoforte: l’Europarlamento agisca ora per fermare il massacro curdo
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redazione Modifica articolo

15 Ottobre 2019 - 19.34


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Un gruppo di editori ed operatori dell’editoria europei, tra cui l’italiano Laterza, firma e lancia un appello all’Europarlamento e al suo presidente Davide Sassoli affinché agisca per fermare il massacro dei curdi a opera della Turchia di Erdogan e vengano rispettati i diritti civili così calpestati. L’occasione è la Buchmesse di Francoforte.

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La fiera libraria più importante del mondo si tiene da mercoledì 16 a domenica 20. A firmare il documento sono Alessandro e Giuseppe Laterza, Andrew Franklin (Profile), Antoine Gallimard (Gallimard), Joan Tarrida (Galaxia Gutenberg), Tom Kraushaar e Christoph Selzer (Klett Cotta), Joana Neves (Bertrand), James Daunt (Waterstones). Come segnala la casa editrice Laterza il testo si può sottoscrivere al suo stand (lo 5.0/D5) oppure via scrivendo a petition@laterza.it il proprio nome, cognome, casa editrice o agenzia editoriale, indirizzo di posta elettronica. Di seguito il testo.

“Ancora una volta rischiamo di negare ogni diritto umano a un popolo intero per motivazioni di geopolitica e di volontà di potenza. Ne andranno di mezzo anche persone indifese, donne e bambini, che non hanno alcuna responsabilità dei tragici avvenimenti che negli ultimi decenni hanno insanguinato il Medio oriente. Quando la politica si riduce alle armi occorre ritornare a far valere le parole. Chi pubblica libri sa che sono questi gli unici antidoti alla violenza: a Francoforte gli editori si incontrano per scambiarsi parole da lingue diverse e da diverse culture, convinti che questo scambio sia la forma migliore per comporre conflitti e incomprensioni, eliminare i pregiudizi, comprendersi reciprocamente. Chiediamo al Parlamento Europeo di intervenire subito guardando ai diritti umani universali che sono alla base della cultura civile e politica europea”.

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