Scoperta un’iscrizione all’interno di un elmo etrusco a distanza di 90 anni dal suo ritrovamento | Culture
Top

Scoperta un’iscrizione all’interno di un elmo etrusco a distanza di 90 anni dal suo ritrovamento

Sottoposto a una nuova pulizia per una recente richiesta di studio neozelandese, il reperto ha rivelato una scritta che lo rende a tutti gli effetti un pezzo pregiato, nonché rarissimo

Scoperta  un’iscrizione all’interno di un elmo etrusco a distanza di 90 anni dal suo ritrovamento
Preroll

redazione Modifica articolo

29 Dicembre 2021 - 15.47


ATF

Nel 1930 a Vulci (Viterbo) fu ritrovato uno splendido elmo etrusco di bronzo, risalente al IV secolo a.C. Il copricapo era stato indossato probabilmente da un guerriero originario di Perugia oppure da un rivale ucciso su un ignoto campo di battaglia, che lo portò con sé in una tomba nella città etrusca della Maremma laziale.

 

Il reperto fu subito esposto, insieme al resto del corredo funerario, presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
Novant’anni dopo il suo ritrovamento è stata interpretata l’iscrizione presente all’interno del paranuca e che riporta la sequenza di lettere «harn ste». L’etruscologo Valentino Nizzo, direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, ha spiegato che tutto è iniziato nel 2019, grazie ad una richiesta di studio per la digitalizzazione tridimensionale di armi antiche condotta da un’équipe neozelandese.

L’idea è che si tratti di un gentilizio derivato da un toponimo, ossia un nome che indica la città dalla quale proviene il proprietario dell’elmo. L’ipotesi più accreditata è che la località dovrebbe essere l’antica Aharnam, l’odierna Civitella d’Arna, frazione sita a pochi chilometri dal capoluogo umbro.
Lo stesso Nizzo ha affermato che l’incisione rinvenuta rende il copricapo un pezzo pregiato, in quanto reperto estremamente raro, dal momento che in tutto il pianeta sono solo una decina le armi simili documentate in ambito etrusco e italico tra il VI e il III secolo a.C.

Native

Articoli correlati