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Don Ciotti: "La prima corruzione è nelle nostre coscienze"

Al Cortile di Francesco ad Assisi il sacerdote auspica sia fatta in fretta la commissione antimafia. Padre Fortunato: "Le parole possono costruire ponti ma anche far male"

Don Ciotti: "La prima corruzione è nelle nostre coscienze"
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22 Settembre 2018 - 10.02


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“La legge deve essere sostenuta dall’etica. Ci vuole una rivoluzione delle coscienze perché la prima corruzione è quella delle nostre coscienze”. Lo ha detto don Luigi Ciotti ad Assisi, alla manifestazione il “Cortile di Francesco” 2018 organizzato dal Sacro Convento dei frati francescani in calendario fino a oggi sabato 22 settembre e incentrato sul tema, oggi più che mai cruciale, delle differenze.
Il sacerdote che ha fondato il Gruppo Abele e l’associazione Libera ha detto di augurarsi “che la commissione antimafia venga fatta e che venga fatta in fretta. Spero anche che si dia continuità al lavoro che è stato fatto prima perché la commissione che ci ha preceduto è stata veramente molto attenta, molto puntuale, ha aperto finestre su tanti temi”.
La giornata di venerdì 21 Settembre era stata anticipata da quanto detto da padre Fortunato: “Le parole sono come pietre: possono costruire ponti, ma anche far male. È nostro dovere di comunicatori usarle nel modo appropriato, dando cioè voce ai più deboli, diventando scorta mediatica della verità, utilizzando le potenzialità che il web offre. È necessario, inoltre, valorizzare le differenze: tutti nasciamo come originali ma rischiamo di morire come fotocopie”
Ai due giorni ad Assisi partecipano settemila persone con una quarantina di relatori distribuiti in 32 incontri.
Il Cortile di Francesco 2018

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