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Dante, Petrarca e Boccaccio su Instagram con Caparezza & colleghi

A Spoleto una professoressa collega i poeti con i testi delle canzoni e gli studenti postano gli abbinamenti su Instagram. E si appassionano

Dante, Petrarca e Boccaccio su Instagram con Caparezza & colleghi
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redazione Modifica articolo

8 Marzo 2018 - 15.55


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I poeti dei millennial già scrivono e inviano testi via Instagram. Hanno un altro passo, con i social. Adesso in Italia anche mostri sacri come Dante Alighieri, Francesco Petrarca, il novellista Boccaccio (che scrisse anche poemi) e altri grandi della letteratura italiana entrano in Instagram grazie a Nicoletta Barulli, docente di italiano e storia all’Istituto tecnico commerciale “Spagna” di Spoleto. La professoressa ha creato un progetto didattico insieme a 34 studenti delle classi terza CT e BS per insegnare e soprattutto far amare quegli scrittori anche dai ragazzi tramite uno dei social più frequentati.

Come ha spiegato all’Ansa, Nicoletta Barulli ha creato l’account “Il muro dei versi” per insoddisfazione: “Alla fine del primo quadrimestre, al momento di valutare il percorso degli studenti ho capito che non eravamo sulla strada giusta, anche se i ragazzi mi seguivano perché sono tutti molto bravi e disciplinati. Avvertivo però la netta sensazione che ciò che gli stavo proponendo non li appassionava per nulla. Da qui l’idea di mettermi in gioco e calarmi verso un modo nuovo di raccontare la mia materia”. E ha raccontato di essere partita da una canzone di Caparezza, “Argenti vive” confrontandola con un Canto di Dante. Dopo ha suggerito ai ragazzi di di accostare Fabri Fibra a Petrarca. “E loro si sono illuminati”. In pratica, affianca i versi di una poesia a una canzone. E quando un ragazzo o ragazza trova un abbinamento, lo posta su instagram. Sei sere su sette alla settimana, domenica esclusa. “Adesso gli alunni lo fanno in completa autonomia a casa, mettendoci un entusiasmo e una tale energia che dopo soltanto un mese sto già vedendo i primi risultati in termini di apprendimento”, dice ancora la professoressa all’Ansa. E confessa che non sarà mai capace di usare internet e i sociali come i suoi studenti.

 

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