Sciopero generale per Palestina e Flotilla: oltre 2 milioni e 100 diverse manifestazioni

Una marea nella sostanza pacifica, con solo sporadici disordini a Torino e Bologna. Numerosissima e sentita la partecipazione, soprattutto di studenti oltre ai lavoratori di ogni settore.

Sciopero generale per Palestina e Flotilla: oltre 2 milioni e 100 diverse manifestazioni
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3 Ottobre 2025 - 20.12


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di Caterina Abate

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Ragazzi, moltissimi studenti universitari e di liceo, famiglie e bambini, oltre ai lavoratori di tutti i settori con i sindacati: migliaia di manifestanti che hanno fatto un pezzo di storia in nome di Gaza e della disobbedienza civile. La solidarietà col popolo Palestinese e con la Sumud Flotilla ha mobilitato un paese intero, con numeri che non si vedevano da oltre vent’anni, dai cortei No-Global dei primi anni 2000. Per le strade si sono viste bandiere della Palestina, bandiere della pace e molte dei sindacati. Poche bandiere politiche, forse perché oggi si è scelto di unire più che di dividere il movimento. Tra occupazioni delle stazioni ferroviari, porti e interporti, università e autostrade, i disagi sono stati molti in tutta Italia, ma nella sostanza sono stati ben tollerati, proprio per via delle motivazioni che animavano la protesta. 

Oltre i numeri altissimi, le modalità sono state in larga parte pacifiche, in linea con la non-violenza che gli attivisti della Sumud hanno messo in campo durante gli arresti da parte dell’Idf. Poche i problemi di ordine pubblico, al momento si registrano solo a Bologna e Torino, dove lo sciopero generale incrociava anche la manifestazione di protesta contro von Der Leyen e Bezos. Alcuni manifestanti, sempre a Torino, sono entrati dentro la partecipata statale Leonardo, che fornisce armamenti ad Israele, e hanno danneggiato delle autovetture. 

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A Roma lo sciopero ha attirato 300mila partecipanti. Si sarebbe dovuta concludere a Termini ma è stata talmente grande da costringere le forze dell’ordine ad autorizzarne la prosecuzione. Qualcuno ha messo una kefiah attorno alla statua di Giovanni Paolo II. Il corteo ha costeggiato anche il Ministero delle Infrastrutture, verso cui sono state lanciate delle uova in protesta al ministro Salvini, che nelle ore precedenti aveva parlato dello sciopero come illegittimo e minacciato la precettazione. La manifestazione è proseguita fino all’autostrada, come accaduto anche a Milano e Bologna. Insieme a Firenze, queste tre grandi città hanno visto partecipare fino a 100 mila persone. Nel capoluogo toscano il corteo che si è snodato per le strade ha proseguito fino a Coverciano, sede del Centro tecnico della Figc, chiedendo di non far giocare la partita del 14 ottobre della nazionale contro Israele. Alle 17 qualche centinaio di lavoratori ha cominciato a bloccare l’Interporto di Prato, da cui transitano merci da e per Israele.

A Genova oltre le 25mila persone hanno sfilato per le vie della città, interrompendo il traffico e proseguendo con le manifestazioni per tutto il pomeriggio. A Napoli le 60mila persone al grido di “Blocchiamo Tutto!” hanno attraversato le vie della città per dirigersi verso il porto. Tra i partecipanti vi era anche la storica comunità palestinese del capoluogo campano. A Palermo tra i tremila partecipanti è scesa in piazza tra le braccia dei suoi genitori forse la più piccola manifestante di quest’ondata di sciopero generale, Paola che ha 4 mesi  è già una piccola attivista. 

Quando viene indetto uno sciopero i lavoratori che vi partecipano rinunciano a un giorno di stipendio, come ha ricordato il segretario CGIL Landini, ma i carcerati di Bologna, dipendenti della società Fare impresa in Dozza, hanno rinunciato anche a un giorno fuori dalle mura della casa circondariale. Una giornata in meno di libertà e stipendio contro il genocidio palestinese. Hanno aderito allo sciopero anche il sindacato dei poliziotti, il Silp, che ha comunicato già questa mattina che coloro i quali non erano in servizio avrebbero potuto partecipare alla mobilitazione. 

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Numeri importanti segnati anche nelle città più piccole, tra cui la stessa Siena, che ha visto partecipare molti studenti con un totale di diecimila manifestanti. Le diecimila persone a Bari hanno srotolato due grandi bandiere, una della pace e una della Palestina in piazza Umberto, nei pressi dell’Università Aldo Moro. A Catania, che più volte in quest’ultimo anno ha visto manifestazioni al porto e in piazza per sostenere le missioni umanitarie della Flotilla e Gaza, vi erano 9 mila persone. Hanno aderito allo sciopero generale anche le lavoratrici e i lavoratori delle istituzioni italiane (Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura) con sede a Madrid, Lisbona e Barcellona.

C’è chi ha paragonato le manifestazioni di oggi con la Marcia del Sale di Ghandi, oltre che con il movimento No-Global, e potrebbe sembrare eccessivo. Eppure pare davvero che la voglia di umanità abbia inondato le piazze d’Italia. Tra gli slogan portati in piazza, oltre a “siamo tutti sulla Flotilla!”, ce n’è uno che dice “siamo tuttə palestinesi!”. Mai come oggi la Palestina sembra esistere e gli italiani lottano con lei e per lei. Domani è prevista un altro maxi corteo nel pomeriggio a Roma.

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