La scena celebra i grandi del cinema e del teatro

Sarà un anno di iniziative per ricordare alcune rilevanti figure. Si distinguono quelle che riguardano tre icone immortali: i centenari della nascita di Marcello Mastroianni e Marlon Brando e i cento anni dalla morte di Eleonora Duse. Non mancano iniziative creative che guardano all'oggi

La scena celebra i grandi del cinema e del teatro
Marcello Mastroianni
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10 Gennaio 2024 - 09.49


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di Francesca Anichini

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Sulle suggestive note della celebre canzone “L’anno che verrà” di Lucio Dalla, il 2024 si prospetta come un periodo significativo per il mondo dello spettacolo, con una serie di eventi e celebrazioni che mettono in risalto importanti anniversari e ricorrenze legate non solo a figure indimenticabili ma anche a nomi emergenti.

Gli appuntamenti più attesi saranno il centenario della nascita di Marcello Mastroianni, uno dei più grandi attori italiani. La sua versatilità sul grande schermo, la sua eleganza, e la sua capacità di interpretare personaggi complessi lo hanno reso un’icona del cinema mondiale. In occasione di questo importante anniversario, sono in programma numerose iniziative che celebreranno la sua carriera. Mostre, proiezioni di film memorabili e convegni dedicati al suo contributo all’arte cinematografica saranno organizzati per rendere omaggio a questo grande interprete.

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Non solo Mastroianni, ma anche per Marlon Brando sarà celebrato il centenario dalla nascita. L’attore, che ha rivoluzionato la recitazione, ha scritto un nuovo capitolo nella storia del cinema americano del dopoguerra, con il suo stile innovativo. Come una nota fuori tono nella sinfonia hollywoodiana, ha portato freschezza e autenticità uniche nel mondo della recitazione non dimenticando mai l’impegno per i diritti civili. Eventi speciali e retrospettive cinematografiche renderanno omaggio a questo attore, attraverso uno sguardo approfondito sulla sua carriera.

Un’altra figura di primissimo piano che sarà ricordata è Eleonora Duse. Per la “Divina” del teatro italiano, simbolo di naturalezza e modernità scenica, che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo teatrale, saranno celebrati i cento anni dalla morte.  Nel cuore del Veneto, ad Asolo, il palcoscenico risuonerà di ricordi durante gli eventi dedicati alla musa ispiratrice di Gabriele D’Annunzio. Mostre, spettacoli e conferenze metteranno in luce il suo particolare percorso e il suo impatto duraturo sul teatro.

L’anno che si  sta aprendo si configura, dunque, come un anno in cui il passato si legherà a ciò che concretamente accadrà nel mondo dello spettacolo. E promette un’esplosione di creatività e intrattenimento, con una gamma di produzioni volte a trattare temi importanti, a partire dall’eco-femminismo contemporaneo che si trasforma in un’esperienza teatrale unica con “Earthbound“, dove Marta Cuscunà, autrice e performer, ci guiderà attraverso un monologo di fantascienza che esplora futuri possibili, abbattendo le barriere tra umano e natura.

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Non ci saranno solo monologhi ma una fusione fra danza, teatro e video che trasformano il palcoscenico in un terreno di battaglia artistico con “Novum organu narrativo“. Questa è l’opera per le generazioni future che La Veronal presenta con “Firmamento”; mentre la Compagnia Quattrox4 omaggia Italo Calvino con “Circo delle città invisibili“, un percorso artistico interattivo tra realtà e utopia. Krzysztof Warlikowski presenta “Il Castello di Barbablù / La voce umana”, una fiaba popolare sconvolgente che esplora passioni folli e ossessioni d’amore. Romeo Castellucci, nell’ultimo anno come Grand Invité di Triennale Milano, offre uno spettacolo unico con Isabelle Huppert in “Bérénice”, esplorando il triangolo amoroso di Jean Racine.

“Apocalisse tascabile” di Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri è una satira pop che profetizza sulla generazione moderna, mentre Giorgina Pi affronta l’assoluzione di Oreste con “Pilade”, esplorando il futuro incerto e confondendo progresso e fallimento. Familie Flöz porta in scena “Infinita”, una clownerie che esplora il ciclo della vita umana attraverso maschere, gesti e ombre.

Tra i nomi spicca anche il debutto di Nanni Moretti a teatro con “Diari d’amore”, portando in scena due commedie di Natalia Ginzburg che esplorano il deterioramento delle relazioni nel tempo. “Il Capitale – Un libro che ancora non abbiamo letto” di Enrico Baraldi e Nicola Borghesi è un monumento alla lotta operaia, riflettendo sulla strada che conduce dalla fabbrica al teatro.

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