Arresti in Iran per una maratona corsa da donne senza velo

Il procuratore locale: "Nonostante i precedenti avvertimenti sulla necessità di rispettare le leggi e i regolamenti vigenti nel Paese, nonché i principi religiosi, consuetudinari e professionali, l'evento si è svolto in modo tale da violare la decenza pubblica".

Arresti in Iran per una maratona corsa da donne senza velo
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8 Dicembre 2025 - 12.57


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Venerdì scorso sull’isola di Kish, in Iran, alcune migliaia di donne hanno partecipato alla maratona senza indossare l’hijab, e la reazione non è tardata dopo che le loro immagini sono state diffuse su internet: “Due dei principali organizzatori della gara sono stati arrestati”, ha riportato il sito web della magistratura Mizan Online che ha continuato “Uno degli arrestati è un funzionario della zona franca di Kish, mentre l’altro lavora per la società privata che ha organizzato la gara”.

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Gli arresti giungono dopo che i media di orientamento conservatore, tra cui Tasnim e Fars, avevano condannato duramente la maratona come “indecente” e irrispettosa delle leggi islamiche. Il procuratore locale ha dichiarato che “Nonostante i precedenti avvertimenti sulla necessità di rispettare le leggi e i regolamenti vigenti nel Paese, nonché i principi religiosi, consuetudinari e professionali, l’evento si è svolto in modo tale da violare la decenza pubblica”.

Tutto questo accade mentre, nella Repubblica islamica, il tema del velo e delle regole dell’abbigliamento femminile continua a essere terreno di scontro istituzionale e la loro osservanza è sempre più sporadica dopo le proteste del 2022 seguite alla morte di Mahsa Amini.

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All’inizio di questa settimana, la maggioranza dei legislatori ha accusato la magistratura di non applicare correttamente la legge sul velo, e in risposta il presidente della corte suprema ha chiesto un’applicazione più rigorosa delle regole. Lo scorso anno il presidente del governo iraniano si era rifiutato di ratificare un disegno di legge approvato dal Parlamento che avrebbe imposto pene severe alle donne che non rispettassero le norme imposte.

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