di Lorenzo Lazzeri
Stoccolma, 7 ottobre 2025 – La stagione dei Premi Nobel è ufficialmente iniziata e il primo verdetto, quello per la Fisiologia o la Medicina, ha premiato tre scienziati che hanno svelato i meccanismi di autocontrollo del nostro sistema immunitario. Mary E. Brunkow (Institute for Systems Biology, Seattle, USA), Fred Ramsdell (Sonoma Biotherapeutics, San Francisco, USA) e Shimon Sakaguchi (Osaka University, Osaka, Japan) sono stati insigniti del prestigioso riconoscimento “per le loro scoperte riguardanti la tolleranza immunitaria periferica“.
L’annuncio di Thomas Perlmann ha celebrato la 115ª assegnazione del Nobel per la Medicina, che dal 1901 ha premiato 229 individui. Con un premio di 11 milioni di corone svedesi da dividere equamente, i tre scienziati entrano a far parte di un’élite storica, con una ricerca che apre nuove strade per il trattamento di malattie autoimmuni e cancro.
Le loro scoperte hanno risolto il mistero di come il sistema immunitario si autoregola per non attaccare i tessuti del proprio corpo. Il giapponese Shimon Sakaguchi ha compiuto il primo passo fondamentale nel 1995, identificando una nuova classe di globuli bianchi con una funzione soppressiva, le così oggi chiamate le cellule T regolatorie (Treg).
La prova definitiva è arrivata nel 2001 da Mary E. Brunkow e Fred Ramsdell. Studiando una grave malattia autoimmune nei topi e nell’uomo (sindrome IPEX), i due scienziati hanno identificato il gene Foxp3 come il fattore di controllo master delle cellule Treg; il gene è essenziale per il loro sviluppo e la loro funzione che è in pratica, è ciò che rende una cellula T una “sentinella” della tolleranza.