L’Istituto Treccani, nato nel 1925, spegnerà 100 candeline nel 2025. Per dare il via alle celebrazioni di questo importante anniversario, ha presentato a Francoforte lo Studiolo Treccani, un’installazione multimediale che ripercorre la storia dell’arte e della cultura attraverso opere antiche e contemporanee.
Sotto la nuova guida di Carlo Ossola, la Treccani parteciperà come Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte, con un focus sul futuro del libro, segnando l’inizio di un quinquennio ricco di eventi. A partire da oggi, martedì 15 ottobre, un’esposizione multimediale e un dibattito su “La cultura che unisce” inviteranno a riflettere sul futuro del libro, da Aldo Manuzio all’ebook.
Al centro dello spazio espositivo, lo Studiolo Treccani, progettato in collaborazione con Dotdotdot, invita i visitatori a immergersi nell’affascinante mondo iconografico della prima edizione dell’Enciclopedia Italiana. Attraverso un’installazione interattiva, è possibile esplorare il ricco patrimonio visivo dell’opera, suddiviso in tre categorie: naturalia, artificialia e mirabilia, un viaggio alla scoperta di ciò che è naturale, artificiale e straordinario.
Un’esperienza immersiva attende, dunque, i visitatori dello Studiolo e, grazie a un ambizioso progetto di digitalizzazione sostenuto dall’Istituto Centrale per gli Archivi, l’archivio iconografico della Treccani è stato trasformato in un’opera d’arte interattiva. L’intelligenza artificiale ha permesso di creare connessioni inaspettate tra le immagini, invitando il pubblico a una continua rilettura del patrimonio culturale. Parallelamente, l’incontro a Francoforte offre l’opportunità di riflettere sul futuro del libro, un oggetto che ha affascinato l’umanità per secoli.
“Come istituto di interesse nazionale – sottolinea l’ex ministro della cultura Massimo Bray – la Treccani è impegnata da circa un secolo nella diffusione della cultura e della conoscenza, sia attraverso la carta sia attraverso i nuovi canali digitali. Una offerta pluricanale che negli ultimi anni ci sta dando particolari soddisfazioni, con la consapevolezza però che ci sono ancora ampi margini di miglioramento, anche sul mercato internazionale. Per questo abbiamo lanciato il progetto Newitalianbooks, una piattaforma nata per facilitare la traduzione dei libri italiani all’estero, e a Francoforte abbiamo organizzato un incontro specifico sull’argomento”.
