La giovane Aurora Tamigio, autrice esordiente nata 36 anni fa a Palermo ma cresciuta a Milano, ha vinto ieri la 72° edizione del Premio Bancarella con ben 185 preferenze. Il suo “Il cognome delle donne”, edito da Feltrinelli, vede protagoniste le cinque componenti di una famiglia siciliana nel corso del Novecento a partire dalla capostipite, Rosa: un omaggio al coraggio e alla solidarietà femminile che ha a che fare con i cambiamenti storici. Tamigio è laureata in storia dell’arte contemporanea e lavora come copywriter per aziende dei settori tecnologia e design.
Il Bancarella, organizzato dalla Fondazione Città del Libro e assegnato ogni anno in base alle preferenze dei librai indipendenti italiani, è tra i premi più importanti e popolari in Italia. Tra vincitori del passato troviamo tre Nobel per la Letteratura: nel 1953 Ernest Hemingway si impose con «Il vecchio e il mare» edito da Mondadori, Boris Pasternak con «Il dottor Živago» (Feltrinelli) nel 1958 e Isaac Singer con «La famiglia Moskat» (Longanesi) nel 1968. Nell’albo d’oro del premio figurano anche Umberto Eco nel 1989 con «Il pendolo di Foucault» (Bompiani), Elizabeth Strout con «Olive Kitteridge» (Fazi) nel 2010, e tra gli altri Andrea Camilleri, Oriana Fallaci, Ken Follett.
Gli altri finalisti erano: Diana e Diego Lama alias Valeria Galante con La casa delle sirene (Mondadori, 88 preferenze), storia che segue le travagliate vicende di una famiglia nella Napoli di fine Ottocento attraverso la vita di tre protagoniste; Marilù Oliva con L’Iliade cantata dalle dee (Solferino, 84 voti), libro che racconta il poema omerico dal punto di vista delle donne, dando voce alle divinità Atene e Afrodite e alle mortali Elena e Cassandra, sfiorate dal divino; Franco Faggiani con L’inventario delle nuvole (Fazi, 81 preferenze), autore già presente nella selezione del Bancarella nel 2020, che narra di un giovane che nel 1915, mentre tutti fuggono, resta attaccato alla sua valle sperduta in provincia di Cuneo; Emanuela Anechoum con Tangerinn (e/o, 66 preferenze), altra esordiente, nata a Reggio Calabria ma di origini marocchine, che narra del ritorno a casa di una giovane donna da Londra a un piccolo paese; Daniele Pasquini con Selvaggio Ovest (Nn editore, 60 preferenze), romanzo ambientato in Maremma che intreccia una vicenda di butteri al vero Buffalo Bill in Italia con il suo show.