Addio a Pino Roveredo, lo scrittore degli ultimi

Autore di narrativa e di teatro, ha esordito nel 1996 con il testo autobiografico “Capriole in salita”, nel quale racconta la sua difficile vita. Nel 2005 con “Mandami a dire”, ha vinto il Premio Campiello

Addio a Pino Roveredo, lo scrittore degli ultimi
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22 Gennaio 2023 - 19.30


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Si è spento ieri all’età di 69 anni lo scrittore Pino Roveredo. Da molto tempo malato, le sue condizioni si sono aggravate significativamente nell’ultimo periodo.

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Scrittore impegnato, da sempre a favore degli ultimi della società, non ha avuto né un’infanzia né una gioventù semplici. Nato in una famiglia poverissima, con entrambi i genitori sordomuti, nel 1954, in una Trieste del secondo dopoguerra, ha passato i suoi anni migliori in collegio, in un contesto fatto di soprusi e maltrattamenti, dilaniato dalla piaga dell’alcolismo. Da questa esperienza, nasce “Capriole in salita”, un testo autobiografico in cui racconta le sue avventure e disavventure, le sue cadute e le ricadute nell’alcool, ricordando anche i suoi compagni di bevuta, meno fortunati di lui. Segna così il suo esordio letterario nel 1996. Il romanzo, edito da Lindt e poi ristampato da Bompiani nel 2006, dieci anni dopo, gli ha dato una certa notorietà e gli ha dato la possibilità di aprire una nuova stagione della sua vita, fatta di scrittura.

La consacrazione al grande pubblico arriva nel 2005 con “Mandami a dire”, romanzo con cui ha vinto il premio Campiello, a pari merito con lo scrittore Antonio Scurati.

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Gran parte della sua produzione letteraria è stata sicuramente per il teatro e nelle sue opere ha sempre rivolto l’attenzione agli umili, agli ultimi e agli emarginati della società.

Oltre l’attività letteraria, è stato anche impegnato in politica. Nel 2021 ha aderito alla lista civica Punto Franco, candidandosi come consigliere comunale nella città di Trieste.

Intanto, sono stati numerosi i messaggi di cordoglio da parte di colleghi e amici, a partire dallo scrittore Alessandro Mezzena Lona al regista e attore Matteo Oleotto, e tanti altri. La Fondazione Il Campiello, ad esempio, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Con Pino Roveredo perdiamo uno degli scrittori più importanti della letteratura italiana contemporanea. Un uomo speciale che il Premio Campiello ha avuto l’onore di premiare nel 2005 con il libro “Mandami a dire” e che ricorderemo sempre, oltre che per la sua penna ispirata, per la caratura morale. Il suo impegno sociale e letterario nei confronti degli ‘ultimi’ sarà l’eredità più grande che dovremo raccogliere. Per questo tutta la Fondazione Il Campiello lo ricorda con grande affetto e riconoscenza”.

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