Morto Nanni Balestrini, poeta e artista, sperimentatore, antifascista | Culture
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Morto Nanni Balestrini, poeta e artista, sperimentatore, antifascista

Scrittore, artista visivo, agitatore politico, aveva 83 anni. Negli anni ’60 e ’70 prese parte ai movimenti di sinistra anche radicali

Morto Nanni Balestrini, poeta e artista, sperimentatore, antifascista
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20 Maggio 2019 - 10.53


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Poeta visivo, agitatore politico, scrittore, sempre controcorrente o meglio lungo una sua traiettoria autonoma e non addomesticabile, a 83 anni se n’è andato Nanni Balestrini. È stato uno degli esponenti dell’avanguardia e delle sperimentazioni dagli anni 60 e 70 in poi, è anche uno dei pochi artisti-autori in grado di intervenire con efficacia tanto nella parola scritta che nell’immagine per scardinare usi e luoghi comuni, di scrivere libri da poeta e saggi più che meritevoli e di intervenire nel campo dell’arte.
Fece parte del “Gruppo 63” (vi militarono intellettuali di rango come Umberto Eco e Furio Colombo) che volle rinnovare radicalmente la letteratura attaccando soprattutto le forme tradizionali della narrazione. Balestrini seguì da vicino e partecipò alla rivoluzione culturale del ’68 e dintorni: suo il romanzo “Vogliamo tutto” del 1971 dove il testo è un lungo e articolato flusso di un operaio che racconta se stesso, la fabbrica e la politica.
Balestrini era milanese di nascita. Ha dato vita a innumerevoli riviste, confronti, azioni politiche dove la parola e l’immagine si fondevano e ogni elemento scardinava l’uso accomodante e accomodato sia del testo che dell’opera visiva. Era dichiaratamente antifascista. E le arti erano per lui strettamente intrecciate alla coscienza civile.
Negli anni ’70 fu vicino a più movimenti di sinistra ed estrema sinistra. Come ricorda Wikipedia, nel 1971 scrisse una lettera aperta all’Espresso contro il commissario Calabresi, ritenuto responsabile della morte dell’anarchico Pinelli e in seguito assassinato dai terroristi rossi, e nel 1979 dopo una sequenza di arresti riparò in Francia. Nonostante le battaglie, Nanni Balestrini ha conservato uno sguardo perfino dolce e comprensivo sulle cose e sulle persone. Ma non cedeva a compromessi.

Il ’68, gli “anni di piombo” e l’età di Reagan raccontati da Nanni Balestrini

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