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André Ughetto, il poeta che non dimentica piazza Tienanmen

L'autore francese vince Il Ceppo di Pistoia per i suoi testi civili, contro la pena di morte e su Liu Xiaobo, il Nobel cinese morto in carcere

André Ughetto, il poeta che non dimentica piazza Tienanmen
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27 Febbraio 2018 - 11.45


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Il poeta, drammaturgo, traduttore, saggista francese André Ughetto ha vinto il “Premio Ceppo Internazionale Piero Bigongiari 2018” grazie, anche, al fatto che scrive di temi politici e civili e ha dedicato un dramma al poeta cinese Premio Nobel Liu Xiaobo deceduto in carcere, una denuncia contro la pena di morte e contro il regime cinese che privò della libertà lo scrittore. Ughetto incontra il pubblico mercoledì 28 febbraio 2018, alle 18 all’Istituto Francese di Firenze (piazza Ognissanti) e dialogando con Isabelle Mallez, console onorario di Francia a Firenze e direttrice dell’Istituto Francese, Paolo Fabrizio Iacuzzi e Maura Del Serra. Il poeta verrà premiato a Pistoia venerdì 2 marzo alle 17.30 alla libreria Lo Spazio di Via dell’Ospizio e presenterà il volume “Poesie” edito a Pistoia da Petite Plaisance nel 2016.

Ughetto è redattore capo della rivista “Phoenix. Cahiers Litéraires Internationaux” (Marseille). Fra le sue raccolte poetiche più recenti si ricordano: Rues de la forêt belle, (ed. Le Taillis Pré, Châtelineau Belgique, 2004); Edifices des nuages (ed. Ubik, Marseille, 2015) e il libretto La monnaie des dieux, ed. La Porte, Laon, 2016.

Il 30 novembre scorso per la Festa della Toscana 2017, Ughetto ha tenuto la “Ceppo Piero Bigongiari Lecture” dal titolo “La poesia sarà ‘civile’ o non sarà” a partire dalla figura del poeta Liu Xiaobo, il premio Nobel cinese scomparso nel 2017 in carcere.

In quella conferenza ha detto: “Cosa si rimprovera al poeta Liu Xiaobo? Ebbene, la sua vena poetica è alimentata dal ricordo della notte del 4 giugno 1989 quando Piazza Tienanmen, dopo essere stata occupata, abitata da numerosi studenti che reclamavano riforme democratiche, fu travolta dai carri armati dell’esercito e ripulita dei suoi molesti occupanti. Nei giorni che seguirono vi furono numerosi arresti, una caccia all’uomo e esecuzioni sommarie. Liu Xiaobo era tornato dagli Stati Uniti, dove insegnava, per raggiungere i manifestanti e provare a scongiurare, con la sua influenza, questo fatale epilogo: Liu Xiaobo prima fu messo agli arresti per sei mesi, poi fu rilasciato. Tuttavia non smise mai, da quel 4 giugno 1989, di rammentare a tutto il mondo l’incubo di quegli eventi che il Partito al potere a Pechino avrebbe voluto cancellare dalla memoria del popolo. Morto per i maltrattamenti seguiti alla mancanza di cure mediche nel luglio 2017, non seppe mai quale rispetto il suo nome avrebbe suscitato fra quelli che amano la libertà e la poesia”.

André Ughetto è nato a Isle-sur-la-Sorgue, in Vaucluse, nel 1942, ma risiede a Marsiglia, dove ha insegnato per molti anni in un liceo.

 

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