di Francesco Frati
Il match più atteso della sesta giornata di campionato termina 0-0, un pareggio che sicuramente per il momento delle due squadre va meglio al Milan, con la Juve che ancora una volta non sfonda e si può ormai definire malata di “pareggite acuta”, visti i 5 pareggi di fila tra tutte le competizioni e l’ultima vittoria datata 13 settembre.
La partita inizia, come prevedebile, con una fase di studio, poi la Juve prende il gioco in mano ed ha due potenziali occasioni per passare in vantaggio, entrambe con David che prima non arriva per qualche centimetro sul pallone di Mckennie e poi, sempre il canadese qualche minuto dopo, che scivola al momento di concludere a rete.
Il Milan si copre e gioca di rimessa, andando vicino al gol prima con la grande incornata di Gimenez che per poco non trova la porta, e poi sempre con il messicano quando dopo uno slalom arriva in area di rigore e calcia centrale trovando la risposta di Di Gregorio.
Il secondo tempo si apre con una colossale occasione per Gatti, che sugli sviluppi di corner si trova tutto solo davanti a Maignan, centrandolo in pieno e gettando al vento l’opportunità. Dopo questo sussulto, il resto della ripresa è di stampo milanista, con Gimenez che viene steso in area da Kelly, dagli undici metri si presenta Pulisic, che spreca tutto calciando in tribuna.
A mezz’ora dalla fine per i rossoneri arriva il momento di Leao, e pochi minuti dopo per la Juve escono Yildiz e Conceicao, i due che per caratteristiche sono i più pericolosi essendo in grado di creare superiorità saltando l’uomo. Qua la partita cambia, con il Milan che spinge mentre i bianconeri si chiudono, e proprio Leao ha due grandi occasioni per stappare la partita, prima un sinistro da dentro l’area che esce di pochissimo e poi al primo minuto di recupero un destro strozzato che viene parato facilmente da Di Gregorio.
Dopo 3 minuti di recupero arriva il fischio finale dell’arbitro Guida e lo Stadium fischia una Juve ancora una volta imprecisa ed anche poco coraggiosa nel finale.
Per il Milan qualche rammarico per il rigore sbagliato e le altre due occasioni importanti, anche se un punto in questa partita non è assolutamente da buttare.
La classifica ora vede la squadra di Allegri al terzo posto a 13 punti, a due punti da Roma e Napoli capoliste, mentre quella di Tudor quinta a quota 12, con il campionato che ora si ferma per la pausa nazionale e riprenderà Sabato 18 ottobre.
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