Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.
di Luisa Marini
Roma arricchisce la propria offerta culturale attraverso la creazione di un nuovo polo museale: il Museo del Corso, che unisce Palazzo Sciarra Colonna e Palazzo Cipolla grazie a Fondazione Roma. Il polo offrirà un ampio programma di mostre temporanee dedicate ai maggiori maestri dell’arte mondiale.
A inaugurarlo, uno degli eventi artistici più attesi del Giubileo: l’esposizione del celebre capolavoro di Marc Chagall La crocifissione bianca, a Palazzo Cipolla fino al 27 gennaio prossimo con ingresso gratuito.
Proveniente dall’Art Institute di Chicago, l’opera giunge per la prima volta a Roma grazie alla collaborazione tra il Dicastero per l’Evangelizzazione, il Pro-Prefetto Monsignor Salvatore Fisichella e Fondazione Roma. Essa assume un forte significato simbolico di speranza e unione tra le culture religiose in occasione del Giubileo; Papa Francesco, che in passato l’ha definita il suo quadro preferito, ne ha sottolineato il forte messaggio, ispirato alla difesa della dignità di ogni individuo.
La crocifissione bianca fu creata dal pittore russo di origine ebraica in occasione della “Notte dei Cristalli” del 9 e 10 novembre 1938, quando in Germania i nazisti si scatenarono nella violenza dei pogrom antisemiti. Nel quadro, un olio su tela di grandi dimensioni, Cristo è al centro di uno scenario di morte e devastazione: coperto dalla sacra veste ebraica, tiene gli occhi chiusi e ha gridato “Dio mio, perché mi hai abbandonato”. Il valore universale del dipinto va oltre il momento storico e la vicenda di un popolo e, insieme a Guernica di Pablo Picasso, la Crocifissione Bianca è una delle più eloquenti condanne della guerra e dell’odio razziale.
Anche Palazzo Sciarra Colonna, l’altra sede del nuovo polo museale, conosciuto come una delle “quattro meraviglie di Roma”, apre per la prima volta le sue porte gratuitamente al grande pubblico, svelando le opere della sua Collezione permanente. Si tratta di “capolavori legati a Roma o realizzati da autori che hanno vissuto e lavorato nella capitale, un viaggio nella storia dell’arte che va dal Quattrocento fino ai giorni nostri”, ha dichiarato Franco Parasassi, Presidente di Fondazione Roma. Oltre a queste, saranno visibili i documenti storici e inediti dell’Archivio storico della Fondazione, del Sacro Monte della Pietà e della Cassa di Risparmio di Roma.