Il 13 ottobre, giornata per Gaza all'Università di Siena

Vi raccontiamo tre delle numerose inziative, quelle svolte nella Cripta del presidio San Francesco, quella dell'aula D di Fieravecchia e quella dell'aula 356 del presidio San Niccolò.

Il 13 ottobre, giornata per Gaza all'Università di Siena
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14 Ottobre 2025 - 00.19


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di Caterina Abate, Arianna Scarselli, Martina Narciso

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L’Università di Siena aveva stabilito, poche settimane fa, che la data del 13 ottobre sarebbe dovuta essere dedicata a riflessioni in aula su Gaza. Erano previsti eventi, iniziative, lezioni speciali, che hanno avuto luogo, alcune riuscite, altre meno. Nel frattempo la storia si è messa a correre veloce, e dopo aver assistito per due anni quotidianamente alla distruzione della Striscia e all’annientamento dei gazawi, ora siamo intenti a sperare che questa pace fragilissima possa in qualche modo perdurare.

Come Culture Globalist, abbiamo seguito alcune iniziative. 

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Presso l’aula Cripta del presidio di San Francesco è stato organizzato dai dipartimenti Deps (Economia politica e statistica) e Disag (studi aziendali e giuridici) un incontro strutturato in quattro momenti diversi.  Si è partiti alle 10 con una lettura storica e giuridica a cura del professore Alberto Tonini (Unifi), docente di Storia delle relazioni internazionali, in dialogo con Nicola Vizioli (Unisi), che insegna Diritto Pubblico. In collegamento da Gaza, Sami Abu Omar, operatore Acs, ha riportato la situazione attuale della Striscia, dove tutto è distrutto e il cibo scarseggia.

Il professor Salvatore Bimonte (Unisi), docente di Economia Ambientale, ha illustrato le borse di studio istituite dal proprio dipartimento che hanno consentito agli studenti palestinesi di essere accolti presso l’ateneo senese. Luigi Daniele, che insegna Diritto Internazionale, ha dialogato con Massimo D’Antoni sul concetto di genocidio e sul ruolo del diritto internazionale oggi.

Per concludere un momento dedicato all’opera di poetesse e poeti gazawi, con l’antologia Il loro grido è la mia voce. Poesie a Gaza, presentata dal professore Alessandro Fò. Non c’è Pace senza Giustizia, queste le parole scritte coi colori della bandiera palestinese che era possibile leggere entrando nella Cripta del presidio di San Francesco, che ben si sono abbinate con un concetto espresso dal professore Daniele, quello che l’impunità condurrà a nuove tragedie. 

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Spostandosi a Fieravecchia, nell’aula D si è svolta la lezione del professore Fabio De Ninno, dal titolo Alla ricerca di una pace difficile. Israeliani e Palestinesi dal 1948 all’orrore di Gaza. Era possibile seguire la lezione anche tramite link Webex. Il via della narrazione storica parte dalla nascita delle identità nazionali nell’800, quando si forma non solo il movimento sionista, ma anche un’identità nazionale palestinese, spesso ancora oggi negata. L’excursus sulla storia della Palestina e di Israele è proseguito poi fino ai più recenti avvenimenti. Il fine della lezione era fornire agli intervenuti strumenti storici per elaborare una propria opinione, evitando le polarizzazioni, come ha più volte sottolineato il docente di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali.  

L’aula 356 del presidio San Niccolò è stata scelta invece per tenere una riflessione con una modalità completamente diversa. Non ci sono parole. Un’ora di silenzio su Gaza, è stata iniziativa proposta dai dipartimenti di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne (Dfclam), Ingegneria dell’informazione e scienze matematiche (Diism) e Scienze sociali, politiche e cognitive (Dispoc), la quale prevedeva una presenza silenziosa degli astanti.

Vuota per i primi minuti, poi a stento popolata, ha visto seduto tra i banchi di legno quasi deserti il direttore di dipartimento del Dfclam e pochi altri. Questo invito diverso di manifestare la propria vicinanza a Gaza, forse pensato proprio per chi non riesce a esternare la propria angoscia ed empatia e preferisce una militanza raccolta, intima e meditativa, è stato raccolto da pochissimi.

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