Zenone di Cizio, il filosofo riscoperto nei papiri di Ercolano

Grazie a nuove tecniche di imaging applicate ai papiri carbonizzati di Ercolano, gli studiosi hanno scoperto inediti dettagli sulla vita di Zenone di Cizio, fondatore dello Stoicismo.

Zenone di Cizio, il filosofo riscoperto nei papiri di Ercolano
Preroll AMP

redazione Modifica articolo

9 Ottobre 2025 - 15.38


ATF AMP

Grazie all’impiego di tecnologie di imaging all’avanguardia, i papiri carbonizzati di Ercolano stanno restituendo nuove, sorprendenti informazioni sulla vita e sul pensiero di Zenone di Cizio, fondatore dello Stoicismo. I testi, finora considerati quasi illeggibili, sono stati analizzati nell’ambito del progetto europeo Erc Advanced Grant GreekSchools, coordinato da Graziano Ranocchia del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, con la collaborazione del Cnr e della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli.

Top Right AMP

L’applicazione della termografia attiva – per la prima volta su questi materiali – ha permesso di rendere visibili i testi di diversi rotoli, tra cui la Storia della scuola stoica di Filodemo di Gadara. Il papiro PHerc. 1018 contiene riferimenti diretti a Zenone, descritto come un uomo dalla salute fragile, schivo e solitario, dedito alla riflessione più che alla vita mondana. Emergono anche aneddoti di vita quotidiana, come la sua avversione per i banchetti e gli episodi in cui veniva deriso per la sua origine fenicia e la scarsa padronanza del greco. Nonostante queste derisioni, alla sua morte gli furono tributati solenni funerali pubblici, segno della sua grande fama filosofica.

Lo Stoicismo, nato ad Atene intorno al 300 a.C., predicava la virtù, la ragione e il controllo delle passioni come via alla felicità, e i nuovi frammenti confermano l’immagine di un pensatore rigoroso e ascetico. Grazie alla termografia, la nuova edizione della Storia della scuola stoica curata da Kilian Fleischer (Università di Tubinga) presenta un 10% di testo greco in più rispetto all’edizione del 1994, aprendo nuove prospettive sulla cronologia di Zenone e dei filosofi stoici successivi, come Crisippo e Panezio, quest’ultimo noto per aver portato lo Stoicismo a Roma.

Dynamic 1 AMP

Altre scoperte importanti provengono da due papiri recentemente riediti: il PHerc. 1508, che grazie al lavoro di Eleni Avdoulou ha rivelato non una storia della scuola pitagorica ma probabilmente una biografia di medici greci come Acrone di Agrigento ed Eurifonte di Cnido; e il PHerc. 1780, reinterpretato da Carlo Pernigotti come una raccolta di testamenti epicurei, unico testo di natura documentaria tra quelli ercolanesi.

“Finalmente possiamo disporre di immagini perfettamente leggibili dei papiri ercolanesi, con un contrasto e una risoluzione ideali per la lettura e lo studio”, spiega Graziano Ranocchia. “Le nuove tecniche non invasive aprono prospettive decisive per la conoscenza della filosofia greca e la conservazione di materiali così fragili”.

La direttrice del Cnr-Ispc, Costanza Miliani, sottolinea l’importanza di questa innovazione: “La termografia attiva, basata sull’imaging nel dominio infrarosso, consente di distinguere l’inchiostro dal supporto carbonizzato, rendendo visibili testi invisibili all’occhio umano. È un progresso straordinario per la ricerca e la tutela dei beni culturali”.

Dynamic 1 AMP

Come riporta il giornalista Paolo Martini, il progetto GreekSchools coinvolge anche la Biblioteca Nazionale di Napoli, co-beneficiaria per la prima volta di un finanziamento europeo. “In passato i tentativi di lettura dei papiri causarono danni irreversibili”, ricorda la direttrice Silvia Scipioni. “Oggi, grazie alle nuove tecnologie, possiamo finalmente conciliare la salvaguardia dei materiali con la ricostruzione del sapere che custodiscono.”

Un equilibrio perfetto tra scienza e umanesimo, capace di riportare in vita non solo i papiri di Ercolano, ma anche la voce di un filosofo che, duemila anni dopo, continua a insegnare la virtù della misura e del pensiero.

FloorAD AMP
Exit mobile version