Il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Siena, con il Professor Stefano Loppi e l’assegnista di ricerca Riccardo Fedeli, è al centro di un affascinante studio che illumina la storia e lo stato attuale della Laguna di Venezia. Questo progetto ambizioso unisce il rigore scientifico a un approccio innovativo, sfruttando preziosi campioni del passato.
La ricerca si concentra su oltre 200 campioni di alghe raccolti nella Laguna di Venezia negli anni ’30 del secolo scorso. Questi reperti storici, conservati nell’algario Vatova-Schiffner del Museo di Storia Naturale di Venezia, stanno fornendo dati cruciali. Il team senese e i suoi collaboratori stanno analizzando il contenuto di metalli in queste alghe antiche, confrontando poi i risultati con le misurazioni ottenute da campioni di alghe raccolte nella laguna quest’anno.
Questa comparazione quasi centenaria permetterà di tracciare un quadro dettagliato dell’evoluzione dello stato delle acque lagunari. È una dimostrazione potente di come le collezioni di storia naturale non siano solo oggetti da esposizione, ma archivi scientifici vivi, capaci di svelare informazioni fondamentali per comprendere le sfide ambientali presenti e future.
Lo studio coinvolge un vasto gruppo di ricercatori, sotto il coordinamento di Raffaella Trabucco, curatrice delle collezioni botaniche del Museo di Storia Naturale di Venezia. Il progetto vede anche la collaborazione del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, sottolineando l’importanza delle sinergie accademiche per la salvaguardia del nostro patrimonio naturale.