Dal 7 al 9 ottobre è in programma, a Firenze, l’asta autunnale di Gonnelli Casa d’Aste e uno dei pezzi più attesi è una copia della prima tiratura del documento rivoluzionario di Galileo Galilei, il Sidereus Nuncius. Stampato a Venezia, da Tommaso Baglioni, si tratta di una copia della prima edizione del 1610 dell’opera in cui lo scienziato sfidava le convenzioni dei suoi tempi secondo cui la Terra fosse il centro di tutto, provando l’esistenza dei quattro satelliti di Giove e riportando la scoperta della superficie irregolare della Luna oltre alla presenza delle stelle nella Via Lattea.
La primissima tiratura dell’opera è accertata dal titolo del volume, dedicato alla scoperta dei satelliti di Giove, così come era stato pensato dall’autore, ossia “Cosmica Sydera”, in seguito trasformato in “Medicea Sydera”. Ma, ad aggiungere valore alla copia, è la storia ancora più straordinaria che la caratterizza: creduta persa in un’alluvione a Firenze nel novembre del 1966, è stata salvata da un cassetto in cui era riposta. E ora, riemersa dal fango e ripristinata grazie a un attento e lungo lavoro di restauro materiale e filologico, è stata riportata alla luce ed andrà all’asta da una base di 100.000 euro.
Oltre alla suddetta copia, sono attesi anche: la seconda edizione araba stampata al Cairo nel 1862 de Le mille e Una Notte (base asta 25.000 euro); il primo vero atlante marino “Waterworld” colorato a mano di Jansson (stima di 20.000 euro); “La Geometria indivisibilibus” di Bonaventura Cavalieri (1635), testo fondante per il calcolo infinitesimale; “L’Arithmeticorum libri sex di Diophantus Alexandrinus”, appartenuto a Pierre-Daniel Huet, stimato 15.000 euro.