Ruth Goldman (Kathleen Chalfant), una donna anziana affetta da demenza, esce di casa per un appuntamento. Crede di raggiungere un hotel, ma in realtà varca la soglia di una struttura per anziani. Qui, tra volti sconosciuti, nuove routine e ambienti inattesi, inizia per lei un percorso di trasformazione in cui memoria, identità e desiderio si confondono senza mai annullarsi del tutto.
A guidare lo spettatore dentro questa prospettiva è Sarah Friedland, regista e coreografa che da anni lavora nell’ambito dell’invecchiamento creativo e assiste persone con demenza. Familiar Touch è il suo primo lungometraggio, ma già consacrato dal successo internazionale: alla Mostra del Cinema di Venezia ha vinto tre riconoscimenti, tra cui il Leone del futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis”, oltre ai premi per Miglior Regia e Miglior Attrice nella sezione Orizzonti.
Girato in collaborazione con i residenti e gli operatori di una comunità di riposo di Los Angeles, il film non guarda alla malattia come a una perdita definitiva, ma come a una trasformazione, raccontata con poesia visiva e rigore narrativo. Ne nasce un’opera intergenerazionale che restituisce alla protagonista la possibilità di rimanere se stessa, pur nel cambiamento.
Kathleen Chalfant, già interprete di The Affair, House of Cards e Kinsey, regala un’interpretazione intensa e sfaccettata. Accanto a lei, Carolyn Michelle, Andy McQueen e H. Jon Benjamin. La produzione è firmata da Alexandra Byer, Matthew Thurm e la stessa Friedland.
Distribuito in Italia da Fandango Distribuzione, Familiar Touch arriverà nelle sale il 25 settembre, mese dedicato alla sensibilizzazione sulla malattia di Alzheimer. Ad anticiparne l’uscita, la campagna tattica Missing Ruth, diffusa sui social e con affissioni nelle principali città italiane, ispirata a un episodio chiave del film.