L'arte contro la violenza di genere: a Napoli debutta la rassegna Musə

Dal 6 giugno al 24 luglio saranno ospiti al Teatro di San Carlo, artiste emergenti e affermate, unite in un unico messaggio: fermare la violenza sulle donne

L'arte contro la violenza di genere: a Napoli debutta la rassegna Musə
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4 Giugno 2025 - 17.22


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La terrazza del Teatro di San Carlo apre le sue porte a un’iniziativa dal forte impatto sociale: “Musə – Voci di donne contro il silenzio“. Si tratta della prima edizione di una rassegna estiva tutta al femminile, pensata come risposta artistica alla violenza di genere e ai femminicidi. Un ciclo di appuntamenti settimanali, ogni giovedì alle 20:30, dal 6 giugno fino al 24 luglio.

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Musə nasce con un obiettivo necessario e urgente: dare voce a chi non può più parlare. Ad aprire e chiudere la rassegna sarà il coro femminile del Teatro di San Carlo, diretto da Stefania Rinaldi e accompagnato al pianoforte da Vincenzo Caruso. Una presenza potente, simbolica, che rappresenta – come si legge nella nota ufficiale della Fondazione – “l’impegno dell’istituzione nel promuovere consapevolezza, memoria e bellezza attraverso il linguaggio della musica”.

La rassegna si distingue anche per il sostegno alla creatività emergente: accanto a nomi affermati della musica, si esibiranno giovani artiste under 30 emerse dall’Accademia di Canto Lirico e dai laboratori di Officine San Carlo. Tra le protagoniste, Altea e Ginevra (13 giugno), Simona Molinari (20 giugno), Anna Castiglia e Alice (27 giugno), Giulia Mei e Greta Zuccoli (3 luglio), Meg (11 luglio), Emanuela Cappello con il collettivo Allert’ Comedy (18 luglio).

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Accanto alla musica, la parola. Ogni serata sarà arricchita da un momento di riflessione, attraverso letture e testimonianze sul tema della violenza contro le donne. Le voci che che affronteranno il tema sono quelle di Antonella Romano, Patrizia Imperato, Cristina Donadio, Almerinda Padricelli, Mariangela D’Abbraccio, Antonella Stefanucci, Giovanna Tinaro e Marisa Laurito.

A fare da filo conduttore visivo, l’installazione “Scarpe Rosse” dell’artista Antonella Romano: calzature femminili in fil di ferro, leggere e inquietanti, che evocano le vite spezzate dalla violenza e il peso dell’assenza di libertà. In un momento storico in cui la cronaca continua a riportare tragiche storie di donne, Musə si propone come spazio di denuncia, dove la bellezza dell’arte incontra la forza della testimonianza.

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