La Basilica di Aquileia: un patrimonio di tutti, per tutti

Gli antichi mosaici di età romana sono stati resi fruibili a persone non vedenti/ipovedenti e alle persone con disabilità cognitiva.

La Basilica di Aquileia: un patrimonio di tutti, per tutti
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27 Ottobre 2024 - 16.46


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Tesoro paleocristiano edificato nel 313 d.C. subito dopo l’Editto di Costantino, la Basilica Patriarcale di Aquileia si proietta oggi nel contemporaneo come simbolo di accoglienza e inclusione. Questo storico monumento, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1998 per l’eccezionalità dei suoi mosaici paleocristiani estesi su oltre 760 metri quadrati, è diventato ora un modello di accessibilità per tutti, grazie al progetto “Basilica per tutti”.

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L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e avviata 24 mesi fa, ha voluto aprire le porte della Basilica a tutti, rendendo fruibile a ogni visitatore il patrimonio di storia, arte e spiritualità che essa racchiude. 

Spiega Andrea Bellavite, direttore della Fondazione che presiede alla Conservazione della Basilica aquileiese: “si è voluto dare a chiunque la possibilità di gustare il patrimonio straordinario di storia, arte e spiritualità custodito dalla Basilica, e sentirsi parte di una città dalle radici millenarie”.

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L’ultima tappa, realizzata con l’equipe de “Il Museo per tutti – L’abilità onlus“, riguarda l’accesso delle persone con disabilità cognitiva: sono state prodotte due Guide disponibili gratuitamente in formato cartaceo presso la Basilica di Aquileia e in formato digitale con download dal sito museopertutti.it.

Le Guide, realizzate nella duplice declinazione CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e Easy reading, sono supporti essenziali per la preparazione alla visita, essendo linguaggi destinati non solo a persone con disabilità cognitiva, ma utili anche a chi si sta riprendendo da un trauma, oppure a chi sta imparando la lingua italiana.

Le Guide includono la spiegazione della dei Mosaici paleocristiani, che rendono la Basilica un unicum dell’arte musiva italiana. Attraverso l’utilizzo di un linguaggio facilitato è stata resa accessibile la comprensione delle storie custodite in Basilica, in modo che anche le persone con disabilità intellettiva possano sentirsi parte di un racconto.

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La Basilica di Aquileia è così ufficialmente entrata nei 40 siti culturali italiani resi accessibili alle persone con disabilità intellettiva e nel corso del 2025 saranno formate le Guide turistiche che accoglieranno i visitatori con queste disabilità.

Il progetto “Basilica per tutti“, coordinato da Anna Maria Viganò, si rivolge anche alle persone non vedenti / ipovedenti: tappa centrale è stata l’installazione nella Basilica del Pannello tiflodidattico “Nodo di Salomone“, dono del Gruppo Mosaicisti di Ravenna: una tavola musiva che permette anche a chi non vede di generare la rappresentazione tridimensionale del mosaico.

Il pannello riproduce in termini esatti e con equipollenti dimensioni gli elementi originali del mosaico posto all’interno della Basilica, consentendo ai non vedenti di percepirlo attraverso il riconoscimento tattile dei diversi livelli di stratificazione, e di coglierne quindi le forme e la diversità dei colori, un valore aggiunto di accoglienza e sostenibilità umana e civile. Il nodo restituisce la stratificazione del mosaico in età romana e, attraverso le tessere in rilievo con tagli speciali, permette alle persone non vedenti e ipovedenti di leggere le forme del mosaico.

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I dispositivi per le persone non vedenti sono stati implementati attraverso la collaborazione avviata con l’istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna. A integrare questo supporto tattile, un modellino tridimensionale della Basilica e riproduzioni dei mosaici realizzati in rilievo secondo la tecnica Piaf (Picture in a Flash), frutto della collaborazione con l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna.

Il progetto si è aperto alle persone con disabilità uditiva in dialogo con l’Ente Nazionale Sordi che ha trasmesso le nozioni basilari dei segni Lis (lingua dei segni italiana): così per fine 2024 saranno disponibili le Video Guide della Basilica con traduzione in Lis, sottotitolate per persone con disabilità uditiva e audio-descritte per i non vedenti. Il tutto fruibile scansionando i QR code posizionati in Basilica o attraverso una app totalmente accessibile progettata per la Basilica.

La collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi ha permesso una piena integrazione dei contenuti della Basilica con la LIS, facilitando la comprensione del suo ricco patrimonio storico e artistico.

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Ovviamente il progetto si completa con la accessibilità alle persone con disabilità motoria, concretizzato attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche interne alla Basilica (ad eccezione della Cripta e del Battistero). Nella Basilica sono inoltre disponibili per i visitatori che ne facessero richiesta sedie a rotelle che permettono di percorrere i corridoi e le aree di raccordo interne.

Questa novità nella Basilica di Aquileia sarà sicuramente apprezzata da tutti, visto che permetterà anche alle categorie di persone spesso escluse dalle visite di beni culturali di poter ammirare dei meravigliosi capolavori con un valore inestimabile.

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