Venduto a Sony Music il catalogo musicale dei Pink Floyd

La storica band dopo anni di false partenze e animosità tra i membri, ha venduto la sua musica registrata e i diritti sull'immagine a Sony Music per circa 400 milioni di dollari.

Venduto a Sony Music il catalogo musicale dei Pink Floyd
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redazione Modifica articolo

3 Ottobre 2024 - 19.01


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L’etichetta discografica Sony Music ha comprato i diritti dei Pink Floyd: è quanto annunciato dal Financial Times e confermato dalla rivista Variety. L’intesa fra le parti, che non copre le parole delle canzoni della leggendaria band britannica di The Wall The Dark Side of the Moon ma include, sempre secondo la rivista, le iconiche copertine degli album disegnate da Storm Thorgerson.

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L’accordo sarebbe stato siglato a dispetto dei pessimi rapporti tra Rogers Waters, uno dei fondatori nel 1965, e David Gilmour, entrato nel 1967.

Pesano ancora le parole di Waters contro Israele e a favore della Russia di Putin dopo l’invasione dell’Ucraina, e siccome l’intesa si è conclusa mentre la situazione in Medio Oriente ha raggiunto nuovi apici di violenza, secondo Varietyciò esporrebbe Sony Music a forti critiche.

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Ma, dall’accordo ne beneficeranno, oltre a Waters e Gilmour, anche il batterista Nick Mason e gli eredi del tastierista Richard Wright e del cantautore Roger “Syd” Barrett.

Il catalogo dei Pink Floyd include alcuni dei brani più ascoltati degli ultimi 50 anni come Money, Wish You Were Here e Another Brick in the Wall. Era rimasto tra i pochi ancora sul mercato e tra i più ostici per i negoziatori, ritardato, oltre che dai dissidi tra la band, anche da questioni fiscali e dal valore della sterlina.

Recentemente, Gilmour aveva riferito a Rolling Stone di essere interessato a vendere non tanto per ragioni finanziarie, “quanto per mettere la parola fine a tutte le liti che comportano le decisioni comuni” e aggiungendo che, “sarebbe il mio sogno”. Della vendita della musica dei Pink Floyd si parla da anni con altri aspiranti acquirenti come Hipgnosis, Warner Music e Bmg che nel 2022 si erano dati battaglia senza esito. Ora Sony ha finalmente avuto la meglio.

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Il colosso giapponese che ha già comprato i diritti di Bruce Springsteen e Bob Dylan, ha di recente ricevuto una iniezione di fondi da 700 milioni di dollari dal gruppo di private equity Apollo con l’obiettivo di allargare la sua presenza nel settore della musica ‘vintage’.

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