Psychomachia, un laboratorio teatrale di errori

È più di uno spettacolo interattivo, è una suggestione che transita attraverso i vizi capitali e l’allegoria del cattivo governo. Al Rettorato dell'Università di Siena si terrà la performance finale del laboratorio" La Piccola Bottega degli Errori".

Psychomachia, un laboratorio teatrale di errori
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1 Giugno 2024 - 12.41


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di Lorenzo Lazzeri

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Il 5 giugno 2024, alle ore 18.00, nel cortile del palazzo del rettorato dell’Università di Siena, si terrà la performance finale del laboratorio “La Piccola Bottega degli Errori”. Questo evento rappresenta la conclusione di un innovativo percorso creativo e relazionale, ideato e curato da Margherita Fusi e Barbara Toti, in collaborazione con Fotografica Ente Siena, Fondazione MPS e Community hub Culture ibride.

Il laboratorio ha tratto ispirazione dall’affresco “Allegoria ed effetti del Cattivo Governo in città e in campagna” di Ambrogio Lorenzetti. L’opera di Lorenzetti, realizzata nel XIV secolo, raffigura il Cattivo Governo come un uomo vestito di nero e con le corna, circondato dalle allegorie di Crudeltà, Discordia, Guerra, Perfidia, Frode, Ira, Tirannide, Avarizia, Superbia e Vanagloria. Gli organizzatori hanno scelto di partire dal Cattivo Governo per esplorare il concetto di “errore”, come esplicita il nome del progetto. L’idea centrale è quella di affrontare l’errore come elemento essenziale della crescita personale e collettiva, in contrapposizione alla moderna pressione di evitare ogni sbaglio.

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“La Piccola Bottega degli Errori” ha offerto agli studenti un ambiente sicuro dove esprimere sé stessi e relazionarsi con gli altri attraverso il teatro, considerato una palestra di vita ideale. Durante il laboratorio, i partecipanti hanno sviluppato competenze emotive, relazionali e cognitive. La metodologia adottata ha incoraggiato l’adattabilità e la flessibilità, insegnando ai ragazzi che il fallimento e l’errore sono parte integrante della vita e strumenti di crescita. Il progetto ha promosso un ambiente in cui il supporto reciproco e la cooperazione erano fondamentali, consentendo ai giovani di lavorare in modo cooperativo con persone diverse, senza perdere di vista l’importanza dell’indipendenza.

La performance finale, intitolata “PSYCOMACHIA”, esplora il conflitto tra vizi e virtù. Questo titolo evoca il confronto psicologico tra forze opposte e vedrà il pubblico coinvolto in un gioco interattivo tra vizi e virtù, riflettendo le dinamiche esplorate durante il laboratorio. La rappresentazione teatrale sarà un’opportunità per gli spettatori di immergersi in una narrativa che mette in scena le lotte interiori tra qualità morali contrapposte.

Oltre al teatro, il laboratorio ha incluso sezioni dedicate all’educazione all’immagine e alla ceramica, permettendo ai partecipanti di esplorare diversi mezzi espressivi e arricchire ulteriormente la loro esperienza. Un approccio multidisciplinare ha contribuito a creare un ambiente motivante e impegnato, stimolando a sviluppare le capacità individuali e quelle di gruppo. L’evento del 5 giugno non è solo una performance teatrale, ma una testimonianza del viaggio di crescita personale e collettiva intrapreso dagli studenti.

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