Capalbio 2023: ecco i vincitori

L'edizione 2023 del premio Capalbio vede tra i principali vincitori Massimo Ammaniti, Miguel Gotor, Andrea Graziosi, Francesco Rutelli e Giulia Sissa.

Capalbio 2023: ecco i vincitori
Premio Capalbio
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15 Agosto 2023 - 14.41


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Nel panorama culturale contemporaneo, il Premio Capalbio si erge come faro di riconoscimento e celebrazione per menti illuminate e opere di spessore. La recente edizione del premio ha visto cinque distinte personalità emergere come vincitori meritevoli. Massimo Ammaniti, Miguel Gotor, Andrea Graziosi, Francesco Rutelli e Giulia Sissa sono stati acclamati per il loro contributo unico alle sfere dell’arte, della storia e del pensiero critico.

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La cerimonia di premiazione è prevista per il 26 agosto alle 18:00, nell’incantevole cornice di Piazza Magenta. A guidare l’evento sarà Eleonora Daniele, figura di spicco nel mondo dei media e della cultura. La giuria, presieduta da Giacomo Marramao e Mirella Serri, ha operato con rigore nella selezione dei destinatari di questa onorificenza.

Massimo Ammaniti si è aggiudicato il premio per il suo “Passoscuro,” un’opera che esplora gli intricati territori degli studi sociali e della psicoanalisi, pubblicata dalla casa editrice Bompiani. Miguel Gotor, con la sua brillante opera “Generazione Settanta: Storia del decennio più lungo del secolo breve 1966-1982,” pubblicata da Einaudi nella sezione saggistica storica, getta nuova luce su un periodo cruciale.

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Il contesto globale e le dinamiche politiche sono stati affrontati da Andrea Graziosi nel suo “Occidenti e modernità,” pubblicato da Il Mulino nella sezione politica estera. Francesco Rutelli ha lasciato il suo segno con “Il secolo verde,” un’analisi penetrante sulla politica moderna, pubblicata da Solferino. Giulia Sissa ha brillato grazie a “L’errore di Aristotele,” una rivoluzionaria esplorazione degli studi femminili internazionali pubblicata da Carocci.

Un riconoscimento speciale è stato attribuito a Livia Manera Sambuy per la sua narrazione avvincente, “Il segreto di Amrit Kaur,” edito da Feltrinelli. Inoltre, il premio del territorio è stato conferito ad Alessandro De Carolis Ginanneschi per “Il liberalismo questo illustre sconosciuto,” pubblicato da Ergo sum editore. Monica Pareschi ha brillato come traduttrice di “Piccole cose da nulla” di Claire Keegan (Einaudi), dimostrando l’arte sensibile della traduzione.

L’evento del 26 agosto promette di essere un ritrovo di eccellenza culturale, dove i vincitori e le loro opere saranno celebrati in un’atmosfera di riflessione e ammirazione. Il Premio Capalbio continua a rafforzare il suo ruolo di faro per il talento emergente e affermato nel vasto panorama culturale contemporaneo.

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