Ritrovata e digitalizzata la copia personale di “La crociera” di Virginia Woolf

Il testo, che aveva fatto perdere le tracce per ben 25 anni, contiene annotazioni manoscritte che possono rivelare nuove informazioni su una delle più importanti autrici del XX secolo.

Ritrovata e digitalizzata la copia personale di “La crociera” di Virginia Woolf
Virginia Woolf
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28 Luglio 2023 - 16.39


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È un grande giorno per tutti gli studiosi e gli appassionati di Virginia Woolf: il suo romanzo d’esordio “La crociera” verrà infatti digitalizzato per la prima volta. Il testo, erroneamente custodito in una sezione sbagliata della biblioteca di Sidney per ben 25 anni, aveva fatto perdere le sue tracce fino al 2021. Un’autentica chicca per gli amanti della letteratura poiché l’edizione, unica nel suo genere, presenta preziose iscrizioni e modifiche apportate personalmente dall’autrice. Ad affascinare gli studiosi di Woolf è il fatto che l’opera può offrire preziose informazioni sulla sua salute mentale e sul suo metodo di lavoro.

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L’Università di Sydney nutre l’auspicio che la condivisione pubblica della copia possa condurre a un’analisi più approfondita delle molteplici annotazioni presenti. Sfogliando le pagine digitalizzate sarà possibile gettare nuova luce, ad esempio, sulle revisioni adottate o scartate da Woolf, regalando ai lettori contemporanei una nitida istantanea dell’autrice. È noto che Woolf abbia affrontato profonde turbe mentali durante la scrittura de “La crociera”, che durò ben sette anni. Afflitta da ansia, insonnia e ripetuti crolli mentali, riuscì a concludere il romanzo solo con un’incredibile dose di dedizione e tenacia, descrivendo il completamento quasi come una “tortura”.

La vita dell’autrice fu infatti segnata da una profonda sofferenza, tanto che il giorno prima della pubblicazione del romanzo, nel 1915, cadde nuovamente in depressione e fu ricoverata in una casa di cura, rimanendovi per sei mesi. Il suo devoto marito, Leonard Woolf, raccontò di come “scrivesse ogni giorno con grande intensità”, testimoniando la passione e la struggente fatica che permea ogni parola scritta. A oggi la tragica morte di Woolf, avvenuta nel marzo del 1941 all’età di soli 59 anni, continua a gettare dubbi e misteri sulla sua esistenza.

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L’università di Sidney ha affermato che l’opera era creduta ormai persa “a causa del trambusto della vita quotidiana del campus e della biblioteca”. A ritrovare il testo mentre riordinava gli scaffali è stato Simon Cooper, esperto di Metadata della Fisher Library di Sydney. Come afferma: “Avevo capito che il libro non apparteneva a quel settore, così l’ho tirato fuori e ho visto il nome dell’autore scritto a mano sulla prima pagina. Così, ho cercato la sua calligrafia per confrontarla, e corrispondeva”.  

A seguito di ricerche si è scoperto che il libro fosse stato acquistato alle fine degli anni ’70 dalla libreria Bow Windows a Lewes, nell’East Sussex, zona in cui Woolf e suo marito vissero. Come affermato da uno dei più antichi librai antiquari al mondo, Maggs Bros, l’opera potrebbe valere circa 250mila sterline. “Ha un valore iconico – ha sottolineato Mark Byron, professore di letteratura moderna all’Università di Sydney che ha studiato il libro di persona – Le revisioni sono affascinanti in termini di ciò che Woolf stava pensando in quel momento”.

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