Donna, vita, libertà: il flashmob solidale per il popolo iraniano

Da Napoli a Roma, un'azione ideata e promossa per mostrare un profondo dissenso contro la repressione del regime islamico, che ha già arrestato diciottomila manifestanti

Donna, vita, libertà: il flashmob solidale per il popolo iraniano
Il manifesto dell'iniziativa
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5 Gennaio 2023 - 20.04


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Donna, vita, libertà è il nome del primo flash mob solidale del mondo dello spettacolo italiano per il popolo iraniano. La manifestazione è organizzata da Marisa Laurito, direttrice del teatro Trianon Viviani di Napoli, insieme ad altri artisti, intellettuali e volontari. Partirà dallo storico teatro di Forcella sabato 7 gennaio alle ore 12:00 e poi si sposterà all’Officina Pasolini di Roma sabato 21 gennaio.

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In programma ci sono letture e canzoni con la regia di Davide Iodice. Tra gli interventi sono attesi quelli di Marina Confalone, Patrizio Rispo, Pegah Moshir Pour, Valeria Parrella, Gianni Valentino, Lino Vairetti, Roberto Colella, Fiorenza Calogero, Tommaso Primo, Dario Sansone e Marcello Cirillo. Saranno presenti anche il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca e il presidente della Federazione della Stampa, Giuseppe Giulietti.

Innumerevoli anche i rappresentanti delle istituzioni accademiche e del terzo settore che hanno sponsorizzato l’iniziativa, alla quale hanno aderito anche Amnesty International Italia, rappresentata da Tina Marinari (che ricopre il ruolo di coordinatrice delle campagne), e l’associazione per la libertà di stampa Articolo 21.

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Con oltre ottantatremila firme raccolte, nell’appello della protesta si chiede a gran voce la fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati dal regime iraniano. In particolare: «al Premier Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani di prendere una posizione decisa nei confronti del Regime Iraniano; al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella di convocare immediatamente all’atto del suo insediamento l’ambasciatore iraniano, dichiarandolo persona non grata e di richiamare il nostro ambasciatore in Iran per consultazioni. Al Presidente della commissione europea von der Leyen di mettere in campo tutte le iniziative di competenza dell’Unione per assicurare il rispetto dei diritti fondamentali in Iran».

Oggi, sono oltre diciottomila i manifestanti arrestati in Iran, dopo che il 16 settembre 2022 Masha Amini venne arrestata e uccisa a Teheran perchè non portava il velo in modo corretto. Insieme alla voce dei partecipanti, la locandina della manifestazione è già un forte segnale di speranza. L’opera, firmata in via eccezionale dalla misteriosa street artist mascherata Laika, raffigura una donna che riesce con le proprie forze a far volare via un hijab insanguinato, spezzando le catene del fondamentalismo religioso. Sullo sfondo lo stemma della Repubblica islamica spazzato via dal simbolo delle donne e dei protestanti di tutto il mondo: Donna, vita, libertà.

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