A Lucca la 18esima edizione di LuBeC: un dialogo tra cultura e digitale

La rassegna culturale si terrà il 6 e il 7 ottobre al Real Collegio con la direzione di Francesca Velani

LuBeC
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29 Settembre 2022 - 17.00


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di Linda Salvetti

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La cultura come movimento, come motore della transizione. È questo il tema della XVIII edizione della manifestazione Lucca Beni Culturali – LuBec. L’incontro internazionale promosso dalla Fondazione di Ricerca Promo p.a. si terrà il 6 e il 7 ottobre al Real Collegio di Lucca, con la direzione di Francesca Velani. 

Saranno due giorni ricchi di appuntamenti, gratuiti e disponibili anche in streaming sul canale Youtube di LuBec. Tra gli ospiti ci saranno direttori dei principali musei d’Italia e del mondo come Christian GrecoEike Schmidt, Serena Tabacchi e Tiziana Maffei, economisti come Gustavo Piga, e poi scrittori, filosofi, artisti e grandi esperti di cultura, tra i quali Gian Maria TosattiJeffrey Schnapp e Luca Nannipieri che daranno vita ad un laboratorio di idee, confrontandosi intorno a temi socio-culturali ed economici ed a strategie d’intervento concreto, necessarie per far fronte alle sfide sociali ed ecologiche del nostro tempo. 

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“In questo quadro diventa centrale il tema dell’accesso alla cultura” – dice Francesca Velani – “ovvero dare a tutti l’opportunità di entrare in contatto, conoscere e partecipare la cultura, trovando soluzioni differenti per raggiungere un pubblico sempre più eterogeneo e internazionale, che oggi – dopo la pandemia – vogliamo ancor più di prima che cresca e torni forte.” E poi aggiunge: “È per tutti gli individui; è per la loro crescita individuale e collettiva che la nostra eredità culturale deve essere accessibile nel senso più ampio del termine:comprensibile, raggiungibile, godibile. Può esserlo in maniera “reale”, attraverso l’esperienza diretta, anche multi-sensoriale; in maniera virtuale, utilizzando una delle molte interfacce che la tecnologia ci mette oggi a disposizione.”

A tal proposito William S. Burroughs scriveva “La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili”. Ebbene, il movimento, l’innovazione – dei processi, delle tecnologie e della società – 
sono necessari per accompagnare il cambiamento dei mezzi digitali e scientifici verso lo sviluppo di quello che viene definito welfare culturale, nonché un modello integrato di benessere degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale – oggi sempre di più messo in discussione. Saranno difatti, presentati e messi a confronto progetti, visioni, strumenti e risultati su temi che vanno dal rapporto tra cultura e metacultura al ruolo dei musei nel futuro, dalla rinnovata alleanza con il design e l’industria alla rigenerazione sociale e culturale dei borghi, dall’accessibilità all’ibridazione dei generi per la crescita delle imprese culturali e creative, fino ai nuovi autori e pubblici per lo spettacolo dal vivo, con una particolare attenzione all’attuazione del PNRR in tutte le misure in dialogo con il nostro patrimonio  culturale e creativo. 

Clicca qui per il programma completo

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