L’Ensemble Zefiro in concerto al "Ravenna Festival"

I Concerti Brandeburghesi di Bach eseguiti nella Basilica di Sant’ Apollinare in Classe. Speciale dedica del festival a Pier Paolo Pasolini

L’Ensemble Zefiro in concerto al "Ravenna Festival"
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10 Giugno 2022 - 18.38


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di Marialaura Baldino

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Attraverso le suggestive note settecentesche di Bach, torna l’11 giungo l’appuntamento annuale con il Ravenna Festival. Concerti, musical, spettacoli teatrali e opera, sono solo alcuni delle tante iniziative inserite nel programma di uno dei festival più multidisciplinari d’Italia.

Grande protagonista della serata di apertura sarà l’Ensemble Zefiro che, presso la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, eseguirà uno dei capolavori del maestro tedesco: I concerti Brandeburghesi, un magnifico insieme di diverse sonorità che più hanno rivoluzionato la musica dell’era dei lumi.
Una sfida per l’Ensemble, che da oltre trent’anni svolge un vero e proprio servizio internazionale al mondo e all’arte musicale. Fondato dall’oboista e direttore Alfredo Bernardini, insieme con i fratelli Paolo e Alberto Grazzi, dal 1989, l’organico musicale è presente ai più importanti festival europei ridando vita a gran parte del patrimonio musicale settecentesco.

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Le esecuzioni saranno divise in sei concerti, quasi a creare un percorso che esalta la poliedricità dei strumentisti. Corni da caccia, oboi, fagotto e violino caratterizzano il Primo concerto, per poi man mano lasciare posto ad un tono più cupo del Sesto. Seguono i flauti è il violino del Quarto concerto, che si dissolvono all’entrata del clavicembalo solista del Quinto, terminando con gli archi e con una sonora luminosità rispettivamente del Terzo e del Secondo.

Una scelta ben precisa quello di scardinare l’ordine numerico di successione, perché come spiega lo stesso direttore Bernardini “è improbabile che i Concerti Brandeburghesi siano stati concepiti per essere suonati uno dopo l’altro in una stessa occasione. Non abbiamo documentazione su questo aspetto, ma già l’ordine della partitura originale di Bach, che, come sesto e ultimo concerto, mette quello con un organico ‘più piccolo’, non è un ordine logico e appropriato per un’esecuzione integrale. Per questo, ci siamo presi la libertà di cambiare l’ordine nel nostro concerto”.

È così che grazie alle tracce musicali di Pier Paolo Pasolini, al quale questo festival è dedicato, ascoltando il Kantor, la moltitudine di sonorità esalta tutta la suggestività dei Concerti e delle musiche di Bach, che Pasolini sapeva cogliere come scrittore e come regista. Da qui la grandezza delle immagini e delle scene dei film di PPP, spesso accompagnate dalle musiche del compositore Barocco.

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Un programma ricco quello del festival, che attraverso le varie esibizioni, darà spazio ai più validi esecutori contemporanei di musica antica e barocca.

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