Un archivio 'monstre' a Roma per celebrare Andrea Camilleri

Inaugurato a Roma il Fondo Camilleri: un archivio aperto al pubblico che contiene poesie, foto, locandine, corrispondenze, sceneggiature e copioni teatrali dell'autore.

Un archivio 'monstre' a Roma per celebrare Andrea Camilleri
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8 Giugno 2022 - 16.16


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di Elia J. Frollà

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È nato proprio in questi giorni a Roma, a pochi passi dalla casa dello scrittore, in via Corridoni, quartieri Prati, il Fondo Andrea Camilleri, che ospiterà mostre, eventi e visite di studenti e appassionati.

‹‹Io penso che il sapere, chi ce l’ha lo debba seminare come si semina il grano: buttarlo sulla terra e sugli uomini, spenderlo. Il sapere non deve essere di un’élite, deve essere l’uso quotidiano nostro. Il giorno in cui questo avverrà, sarà il giorno in cui saremo veramente uomini sulla terra››. Queste furono le parole dello scrittore rilasciate, in una delle sue ultime interviste, al programma “Che tempo che fa”, pochi mesi prima della sua scomparsa nel 2019.

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È con questo spirito di condivisione che, quindi, le tre figlieAndreina, Elisabetta e Mariolina – con l’aiuto dell’archivista Patrizia Severi, hanno recuperato dai loro appartamenti, garage e cantine le centinaia di faldoni che Camilleri appuntava e conservava. Li hanno riordinati e ne hanno fatto un archivio prezioso che trova dimora nei locali progettati dall’architetto Simone di Benedetto e dal suo studio Sdb Architettura.

A comporre il fondo sono materiali di inestimabile valore artistico: vecchi copioni, prime stesure di libri, lettere inedite, fotografie pubbliche e private, audiovisivi, agendine, note critiche e teatrali, manoscritti, riviste culturali e la biblioteca dell’intellettuale siciliano, composta dai suoi romanzi di formazione, opere di autori letti, studiati, amati. Non un semplice archivio, dunque, ma un ricco compendio di testimonianze e oggetti che tratteggiano la sua figura di intellettuale critico, pensatore affilato e divulgatore popolare.

A presentare l’iniziativa l’intervento di Dario Franceschini. ‹‹Grazie, grazie, grazie per questo regalo fatto al paese››, queste le parole del ministro della Cultura, che loda la passione dell’intellettuale e afferma di volersi impegnare affinché sia continuativa l’attività del fondo e non pesi soltanto sulle figlie.

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Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, anch’esso presente all’evento, ha invece sottolineato come questo dono sia, a tutti gli effetti, l’ennesimo atto d’amore tra Andrea, il suo paese e Roma, ricordando la purezza del suo pensiero e la libertà del suo agire, corrisposto da grandissimo amore e straordinario senso civico.

Ha speso qualche parola anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che ha affermato: ‹‹Un meraviglioso dono fatto a Roma e a tutti gli appassionati della letteratura. Parteciperemo per valorizzare questo straordinario laboratorio, per vedere come si forma un intellettuale e le gemme che vi si trovano››.

L’archivio, dunque, come ha detto l’editore Antonio Sellerio, ‹‹testimonia che Andrea Camilleri prima di diventare famoso era già una figura centrale nel panorama della cultura italiana››.

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Si ricorda di lui la capacità di raccontare la modernità senza blandirla, di produrre cultura alta e cultura bassa, l’abilità di mettere d’accordo tutti. Si attendono, dunque, indifferentemente, proletari e manager, autorità e studenti, appassionati di letteratura e chiunque altro sia interessato a vedere come si è formato il maestro, chiunque altro sia interessato ad entrare, attraverso l’archivio, nella storia dell’intellettuale pop diventato una delle più grandi voci critiche del paese.

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