Ercolano, riapre al pubblico il Teatro antico: un viaggio nel sottosuolo dell'antica città

Da oggi, dal 23 aprile, e da tutti i sabati fino a dicembre, sarà possibile tornare a visite questo antico gioiello di età augustea, sepolto dall'eruzione del 79 d.C. A 25 metri di profondità, torce ed elmetti protettitivi sono fondamentali per le visite

Ercolano, riapre al pubblico il Teatro antico: un viaggio nel sottosuolo dell'antica città
La locandina per la riapertura del Teatro Archeologico di Ercolano
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23 Aprile 2022 - 17.45


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Dopo l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. e l’involontaria sepoltura, del Teatro si erano perse le tracce. Eppure, nel Settecento, tra tutti i siti vesuviani colpiti dalla catastrofe non solo fu il primo monumento ad essere esplorato, ma diventò anche una tappa del Grand Tour, caratterizzata da viaggiatori provenienti da tutta Europa.

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Da oggi e tutti i sabati fino a dicembre (eccezione fatta per la pausa estiva a luglio e agosto) il Teatro di Herculaneum, dopo lo stop causa Covid, sarà di nuovo visitabile e visibile a coloro che desiderano immergersi in un incantevole percorso, al quale si può accedere da scale realizzate in epoca borbonica. Con torce ed elmetti protettivi si può passare tra i cunicoli in cui sono visibili reperti, graffiti, gallerie e persino delle piccole stalattiti.

Situato a ben venticinque metri di profondità, è un collegamento tra la città che fu e quella attuale, ed è un luogo privilegiato che unisce il centro storico e il Parco archeologico con la città sovrastante del mercato dei vestiti usati di Pugliano.

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Parla così il direttore del Parco archeologico Francesco Sirano, mentre la stampa visitava in anteprima il teatro: ‘‘Un luogo straordinario che è il punto di partenza per andare a visitare e scoprire il resto della città di Ercolano. “Ci troviamo nel punto in cui è nata l’archeologia occidentale e moderna: con la data del 1738 cominciano gli scavi sistematici proprio dal sito del Teatro. Qui viene sperimentata una forma innovativa di documentazione che non era stata realizzata fino ad allora: qui, ad esempio, viene realizzato un plastico del 1802 che è basato su quello del Settecento che era stato rovinato da un incendio, e che noi esponiamo”. Sia l’antico che il moderno sono strettamente legati a doppio filo.

Il Sindaco di Ercolano Ciro Buonaiuto ha commentato: ”Con questa riapertura vogliamo sensibilizzare i nostri cittadini. Attraverso il turismo e la nostra storia Ercolano può rinascere e soprattutto creare con le sue bellezze tanti posti di lavoro di cui il Meridione ha gran bisogno”.

Il Teatro, gioiellino dell’età Augustea, solo per casualità fu scoperto nei primi anni del Settecento dal contadino Ambrogio Nucerino, detto anche “Enzechetta”, che semplicemente scavando un pozzo, si ritrovò con in resti antichi.

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Per ulteriori informazioni, clicca qui per visitare il sito del Parco Archeologico di Ercolano

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