Il busto "sfregiato" del Bernini agli Uffizi

In mostra a Firenze un'opera simbolo della violenza contro le donne

Il busto "sfregiato" del Bernini agli Uffizi
Preroll AMP

redazione Modifica articolo

3 Novembre 2021 - 15.30


ATF AMP

Arriva in mostra agli Uffizi “Lo sfregio” (1637-38), il busto di Costanza Piccolomini Bonarelli scolpito nel marmo da Gian Lorenzo Bernini in prestito dal Bargello. A dare il nome all’opera è un atto violento compiuto dall’artista, il quale deturpò il volto del busto in segno di disprezzo per il legame che la donna aveva con il fratello. Bernini non subì conseguenze per il danneggiamento, mentre Piccolomini Bonarelli venne reclusa in un monastero quattro mesi.
La violenza di stampo patriarcale è dunque un triste leitmotiv in grado di rendere perfettamente attuale anche l’arte antica, a maggior ragione nel mese in cui ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Infatti, a corredo verranno esibiti gli scatti contemporanei di Ilaria Sagaria dedicati a donne sfigurate con l’acido e protagoniste del ciclo “Il dolore non è un privilegio”. «Nonostante ci siano stati casi di aggressione anche a uomini, queste violenze hanno impatto maggiore sulle donne. Attraverso le loro testimonianze ho ricostruito un racconto che potesse restituire questi momenti senza spettacolarizzarne il dolore», ha commentato Sagaria.
Per quanto riguarda il busto del Bernini, invece, queste le parole del direttore degli Uffizi Eike Schmidt: «Il busto di Costanza Piccolomini Bonarelli è stato sottoposto a un restauro finanziato dalle Gallerie degli Uffizi: l’opera si può di nuovo apprezzare appieno, grazie a questo simbolico atto di risarcimento, però contro i danni del tempo. In mostra la guardiamo non solo come un capolavoro di uno dei massimi scultori barocchi, ma siamo invitati a riflettere sull’efferata violenza dei forti contro i deboli. E a meditare sul dolore inenarrabile della sopravvivenza».

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version