Dalle fotografe alla natura a rischio, un tour tra gli scatti in mostra: i link

Da Letizia Battaglia a Claudia Andujar, dalla Biennale donna a Berengo Gardin: una scelta di appuntamenti da Palermo al Piemonte

Dalle fotografe alla natura a rischio, un tour tra gli scatti in mostra: i link
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18 Ottobre 2020 - 19.24


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In questo autunno – inverno 2020 le rassegne di fotografia di qualità o degne d’attenzione abbondano. Vi segnaliamo un drappello di mostre, da Palermo al Piemonte, con i link agli appuntamenti, muovendo da una constatazione: oltre a gettare uno sguardo sulle bellezze del pianeta per allertarci su quanto andiamo distruggendo, come va facendo Francesco Bosso esposto a Napoli, lentamente le autrici dell’obiettivo stanno guadagnando il terreno perduto, a causa dello strapotere maschile, e più di una mostra focalizza l’attenzione sulle fotografe.
Accanto alla consueta “Biennale donna” di Ferrara, che raccoglie fotografe artisticamente audaci da Diane Arbus a Francesca Woodman, alle fotografe tra i nuovi talenti scovati dalla Fondazione Mast di Bologna, ad Ancona Letizia Battaglia ripercorre il suo tragitto dalle foto di mafia a ritratti di toccante umanità mentre la Triennale di Milano suggerisce una fotografa che con immagini visionarie interpreta dall’interno la vita e la lotta di sopravvivenza contro devastazioni della foresta del popolo degli yanomani: Claudia Andujar. La quale fonde in un lavoro unico una ricerca formale molto individuale, una battaglia civile per i diritti all’esistenza di un popolo, l’allarme per scenari naturali in corso di progressivo annientamento.

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Palermo: David Bowie visto da Sukita
Al Palazzo Sant’Elia, fino al 31 gennaio, c’è “Heroes – Bowie by Sukita”: cento scatti del giapponese Masayoshi Sukita che ritraggono la rockstar e il suo lavoro. La copertina di “Heroes”, poi “Loves to be Loved”, “Watch That Man III”… Uno dei periodi più fecondi del rocker immortalato da un fotografo di acuta sensibilità.
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Napoli: la bellezza del pianeta per Bosso
Francesco Bosso propone “Primitive Elements” a cura di Filippo Maggia: ghiacciai, scogliere, l’Artico, oceani, isole vergini, foreste pluviali “per sensibilizzare alla tutela dell’ambiente” nell’epoca degli stravolgimenti climatici causati dall’uomo. Già passata alla Galleria delle Stelline a Milano, è fino al 5 novembre alla Casa della fotografia a Villa Pignatelli del Polo museale di Napoli.
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Roma: il lockdown visto dai fotoreporter
Al Campidoglio, ai Musei Capitolini “Lockdown Italia visto dalla Stampa Estera” raccoglie più di 70 scatti di una trentina di fotografi dell’Associazione della Stampa Estera in Italia e delle principali agenzie di stampa sulla pandemia, dai giorni di chiusura con città come Roma svuotate ai primi segnali di ripartenza. La storia colta mentre si svolge.
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Firenze: gli scatti spettacolari di Sestini
Fino al 31 ottobre al Forte Belvedere “Bellezza oltre il limite”, a cura di Sergio Risaliti: venti immagini giganti scattate a duemila piedi di altezza da Massimo Sestini sulla Toscana e sulle sue bellezze ma con un punto di vista inedito. Spettacolare.
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Ancona: Letizia Battaglia va oltre la mafia
Per il “Kum! Festival” alla Mole Vanvitelliana, la manifestazione sulla cura di sé e degli altri diretta da Massimo Recalcati e con il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni, fa tappa nel capoluogo marchigiano “Storie di strada” di Letizia Battaglia, la straordinaria fotografa che ha raccontato Palermo e la mafia e ha poi ampliato lo sguardo altrove, umanamente stanca di vedere tanti morti ammazzati, attraverso ritratti carichi di umanità. Fino al 15 gennaio 2021, oltre 300 le foto esposte.
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Bologna: industria, lavoro e nuovi talenti
La Fondazione Mast, centro culturale votato alla fotografia e a come sia uno strumento di indagine nel lavoro, propone due mostre parallele. “Mast Photography Grant on Industry and Work”, concorso fotografico su industria e lavoro per talenti emergenti, presenta le opere dei cinque finalisti della sesta edizione: Chloe Dewe Mathews, Alinka Echeverría, Maxime Guyon, Aapo Huhta e Pablo López Luz.
La rassegna “Inventions”, curata con Urs Stahel, raccoglie fotografie tra le due Guerre mondiali che uniscono tecnologia e arte e prestate dall’Archive of Modern Conflict di Londra e dagli Archives nationales di Francia.
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Reggio Emilia: quando la fotografia è visionaria
Nel quindicesimo appuntamento della “Fotografia europea” di Reggio Emilia Palazzo Magnani propone “True Fictions. Fotografia visionaria dagli anni ’70 ad oggi” a cura di Walter Guadagnini: una esplorazione tra gli autori più originali e in grado di immaginare scenari e visioni al di là del quotidiano, autori in grado di riservare sorprese e piaceri inaspettati allo sguardo. Invece “Atlanti, ritratti e altre storie” al Palazzo Da Mosto raccoglie i lavori di sei giovani fotografi europei. Tutto fino al 10 gennaio.
Altre mostre sono “Under the same roof” con le foto di 33 autori europei tra i 15 e i 18 anni allo Spazio Gerra, “Chi sono io? rappresentazione dell’infanzia tra otto e novecento. Fotografie e photobook dalle collezioni della Biblioteca Panizzi”, a cura di Laura Gasparini, Monica Leoni ed Elisabeth Sciarretta nella Biblioteca Panizzi, l’esposizione di scatti in vetrine di negozi, ristoranti, cortili, gallerie e sedi del centro per il “Circuito Off”.
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Ferrara: le fotografe della Biennale Donna
Prosegue fino al 22 ottobre la benemerita “XVIII Biennale Donna” intitolata “Attraversare l’immagine. Donne e fotografia tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta”, curata da Angela Madesani. Alla Palazzina Marfisa d’Este. Da Paola Agosti, Diane Arbus, Letizia Battaglia a Francesca Woodman e Petra Wunderlich. Tra i tratti in comune: una ricerca estetica spesso formalmente audace e di forte matrice personale in cerca di persone che spesso la società della maggioranza vorrebbe in un angolo o del tutto invisibili.
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Milano: Claudia Andujar lotta per gli yanomami
Alla Triennale “Claudia Andujar, la lotta Yanomami” raccoglie lo stupefacente lavoro della fotografa brasiliana e attivista che per decenni ha frequentato e vissuto con il popolo amazzonico degli yanomani, a rischio di estinzione e minacciato da una politica che non li salva dai cercatori d’oro illegali e dai rischi di contagio per le malattie portate dall’esterno. Con immagini visionarie e potenti. Gli yanomani vivono nella foresta pluviale tra il Brasile del nord e il Venezuela meridionale, nella zona del grande fiume Orinoco. A cura di Thyago Nogueira.
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Milano e oltre: archivi aperti
Fino al 25 ottobre si tiene la sesta edizione di “Archivi aperti” organizzata dall’associazione Rete Fotografia. Titolo: “Anomalie/Trasformazioni. Narrazioni contemporanee e nuovi sguardi”. Oltre che a Milano è a Bergamo, Cesena, Dalmine, Rende (Cosenza), Roma, Rozzano (Mi), Sesto San Giovanni (Mi), Sinalunga (nel senese), Treviso e Trieste: si possono così vedere collezioni fotografiche di archivi, musei, associazioni, fondazioni, studi di professionisti.
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Lodi e Codogno: quando l’etica segna la fotografia
Fino al 25 ottobre c’è l’offerta, ricchissima, del Festival della fotografia etica, arrivato alla undicesima edizione: 80 fotografi da tutto il mondo per 22 mostre tra Lodi e Codogno. L’appuntamento principale è il “World Report Award” a Palazzo Barni. Uno spazio nuovo è “Madre Terra” con tre reportage su ambiente e natura di Pablo Ernesto Piovano, Aaron Vincent Elkaim, Jasper Doest. Codogno documenta gli effetti della pandemia con più mostre.
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Torino: tra Paolo Ventura e Gianni Berengo Gardin
Camera, Centro Italiano per la fotografia, propone fino all’8 dicembre “Carousel” di
Paolo Ventura. Curata da Walter Guadagnini, con Monica Poggi, la mostra raccoglie una selezione degli scatti degli ultimi quindici anni che mescolano più linguaggi, disegni, modellini, scenografie, maschere di cartapesta e costumi teatrali.
Fino al 15 novembre sempre nel Centro torinese invece è allestita “Gianni Berengo Gardin e la Olivetti”, omaggio al fotografo che ha compiuto 90 anni il 10 ottobre curato da Margherita Naim e Giangavino Pazzola, sul lavoro compiuto nell’azienda di Ivrea con “un’accurata selezione pressoché inedita di oltre 70 fotografie d’epoca in bianco e nero, pubblicazioni e documenti d’archivio”.
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Torino: un insolito Robert Capa a colori

Le Sale Chiablese dei Musei Reali torinesi ospitano il lato insolito e meno conosciuto di Robert Capa, il grande fotoreporter soprattutto di guerra ucciso da una mina durante il conflitto indocinese nel 1954: “Capa in color”, vale a dire 150 scatti a colori di norma realizzati per servizi di moda. Fino al 31 gennaio, la rassegna nasce da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione al Centro Internazionale di Fotografia di New York, e se ci sono state numerose mostre sul fotografo nel nostro paese, è la prima volta in cui si può vedere da noi Capa a colori.
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Torino: guerre, clima e lockdown con Pellegrin
Paolo Pellegrin, tra i maggiori fotografi del pianeta, autore della agenzia Magnum, ha scavato nei propri archivi e selezionato oltre 200 immagini per questa mostra alla Venaria Reale di Torino fino al 31 gennaio. Dalle guerre che ha spesso raccontato alla natura fino a un gruppo di scatti durante il lockdown con la sua famiglia nella natura svizzera. Il progetto era di Germano Celant, il critico d’arte morto in primaera colpito dal covid, lo curato Annalisa D’Angelo per la Reggia di Venaria.
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Castello di Miradolo (Torino): le provocazioni di Toscani
La Fondazione Cosso al Castello di Miradolo ha prorogato fino al 29 novembre la personale di Oliviero Toscani. Con gli scatti delle campagne pubblicitarie che provocarono tante discussioni e altro. Nel castello un gruppo di lavoro formato da musicisti e tecnici, che si chiama Avant-dernière pensée, propone performance interdisciplinari e brani di musica classica e contemporanea mentre il parco ha ha installazioni.
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Nella foto
“La giovane Susi Korihana thëri mentre nuota, pellicola a infrarossi. Catrimani, Roraima, 1972-74”. © Claudia Andujar . Alla Triennale di Milano

 

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