Bologna città delle arti e dei portici: cosa vedere nei giorni di Arte Fiera | Culture
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Bologna città delle arti e dei portici: cosa vedere nei giorni di Arte Fiera

Tante mostre al via con “Art City” e Notte bianca, ma è saltata la rassegna alternativa Set Up Fair. I portici candidati a sito Unesco. Tutti i link

Bologna città delle arti e dei portici: cosa vedere nei giorni di Arte Fiera
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22 Gennaio 2020 - 18.18


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Sono giorni in cui Bologna si piazza al centro dei fatti d’arte intesi come condivisione e un convivere civile nelle strade, nei palazzi, nel quartiere fieristico, mentre la città tuttora guidata dal centro sinistra è anche in mezzo alle intemperie della politica nazionale con le elezioni dell’Emilia Romagna domenica 26. Come ogni anno “Arte Fiera” dal 24 al 26 gennaio, collocata in padiglioni diversi dai consueti, fa da volano a una variopinta scena delle espressioni artistiche contemporanea disseminata per l’intera Bologna.
Si registra però un’assenza: non si tiene l’alternativa Set Up Contemporary Art Fair per figure emergenti dell’arte. Non si tiene per ragioni finanziarie e diversità di idee tra le organizzatrici – ideatrici, quindi per ragioni interne.

La foto che abbiamo scelto dal materiale stampa è una foto di Francesco Jodice scattata nel Nevada : inquadra i resti di un aereo. Un relitto quindi. Volendo, metafora di tempi dove ricchi e potenti Trump e sodali vogliono chiudere gli occhi sul disastro ambientale in corso e bollano come “profeti di sventura” chi, come Greta, vuole semplicemente che la politica dia importanza a quanto la scienza dice con chiarezza da troppi anni.

I portici candidati all’Unesco
Nel frattempo il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco diretto da Franco Bernabè l’altro giorno ha candidato dodici porzioni degli storici Portici, in centro e in periferia, affinché l’Unesco li inserisca nel 2021 nella Lista del patrimonio mondiale. I portici, scrive il Ministero dei beni culturali, «sono il risultato eccellente di un sistema di regolamentazione urbanistica delineato nel corso di nove secoli e come un modello architettonico e al tempo stesso sociale, un luogo di integrazione e scambio in cui cittadini, visitatori, studenti vivono e condividono idee e tempo».

Art City con notte bianca
Detto ciò, vi proponiamo una panoramica degli effervescenti giorni bolognesi ricordando che alcuni appuntamenti espostivi proseguono dopo questa settimana coordinata dal Comune. L’ombrello che unifica il tutto viene chiamato “Art City” con tanto di “Notte bianca” tra sabato e domenica.

Clicca qui per il calendario completo di Art City 2020

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Arte Fiera. La pittura del nuovo millennio e cambiano i padiglioni
A BolognaFiere, la fiera è servita da un servizio di bus (frequente e buono, con mezzi affollati) Arte Fiera è aperta al pubblico da venerdì 24 a domenica 26 gennaio. Direttore artistico di questa 44esima edizione è Simone Menegoi con Gloria Bartoli vice. Si tiene nei padiglioni 18 e 15, costruiti più recentemente, invece che nei consueti padiglioni 25 e 26. La manifestazione raccoglie 155 gallerie private per un circa 350 artisti. Tra le novità: apre “Pittura XXI”, sezione inedita curata da Davide Ferri. Debutta anche la sezione “Focus”: propone l’arte della prima metà del XX secolo e i “Post-War Masters” e la curatrice Laura Cherubini propone “il rinnovamento nella pittura italiana tra la fine degli anni Cinquanta e la fine degli anni Settanta”. “Fotografia e immagini in movimento” documenta video e foto ed è curata dal gruppo di Fantom mentre “Courtesy Emilia-Romagna” è un ciclo di esposizioni “che coinvolge le collezioni d’arte moderna e contemporanea del territorio emiliano-romagnolo” mentre “Oplà. Performing Activities”, a cura di Silvia Fanti, propone performance di Alessandro Bosetti, Luca Vitone, Zapruder filmmakersgroup e Jimmie Durham, Leone d’oro alla carriera all’ultima Biennale di Venezia. Una grande installazione accoglie i visitatori all’ingresso della fiera e la firma Eva Marisaldi che colloca altre opere anche in altre zone di Arte Fiera e in città.

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Set Up per under 35, la grande assente
Manifestazione nata nel 2013 come alternativa ad ArteFiera (ma in occasione della fiera stessa), inventata per da Simona Gavioli e Alice Zannoni per accogliere artisti, curatori e galleristi under 35 emergenti a prezzi più abbordabili ai giovani (gli spazi nelle fiere sono sempre a pagamento, Set Up Contemporary Art Fair aveva scoperto come spazio espositivo alquanto originale le stanze d’ufficio dell’Autostazione dei pullman, una sede originale. Nel 2017 la mostra si trasferì nel “nobile” e più costoso
Palazzo Pallavicini in pieno centro. Alice Zannoni ha rivelato nei giorni scorsi che non condivideva appieno la scelta annunciando in conferenza stampa che quest’anno Set Up non si terrà per “tensioni finanziarie” e per ragioni anche di scelta culturale.

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Set Up to be continued all’Autostazione dei pullman
Nell’Autostazione dei pullman, non lontano dalla stazione ferroviaria, “Sono ancora qua. Set Up to be continued” espone opere donate da una trentina almeno di artisti. È il progetto alternativo creato da Alice Zannoni “orfana” di Set Up.

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Vitruvio Virtual Museum
Dal 23 al 26 gennaio, il Vitruvio Virtual Museum presenta il museo temporaneo di realtà virtuale “What if. La riproducibilità tecnica nell’epoca dell’opera d’arte”, nei nuovi spazi di Vrums – Virtual Reality Art Rooms. La curatrice Eleonora Frattarolo: “L’esposizione vuole fare il punto della situazione sulle potenzialità e lo sviluppo della realtà virtuale in campo artistico (dal cinema, all’architettura, alla pittura) attraverso opere che configurano realtà sorte nel passato, o proiettate nel futuro, in mondi fantastici, frutto di immaginazioni totalizzanti”.

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Le cariatidi di Luca Freschi al Museo Ebraico
Dal 25 gennaio alle 21 all’8 marzo 2020, un’installazione creata appositamente dall’artista romagnolo Luca Freschi per il Giorno della Memoria è al Museo Ebraico, curata da Niccolò Bonechi con la Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia: le sculture si inseriscono nel percorso museale.

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Filigrana a Palazzo Vizzani Sanguinetti
Opere di Stefano Arienti, Pierpaolo Campanini, Maurizio Mercuri riunite nel settecentesco palazzo. A cura di Fulvio Chimento. Dal 24 gennaio alle 18 al 7 marzo.

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Chernobyl: la lunga ombra da Ono Arte
Chernobyl: la lunga ombra: foto dal sito dell’esplosione del sito nucleare scattate da Gerd Ludwig dal 23 gennaio alle 18.30. Fino al 15 febbraio. Gli scatti fanno parte di un progetto più ampio sul disastro ambientale. Alla galleria Ono Arte contemporanea.

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Opere in banca
Nel salone della Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi, in piazza Minghetti, “Le realtà ordinarie” riunisce dipinti di 12 artisti d’oggi: Helene Appel, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Andrew Grassie, Clive Hodgson, Maria Morganti, Carol Rhodes, Salvo, Michele Tocca, Patricia Treib, Phoebe Unwin, Rezi van Lankveld. Li ha scelti Davide Ferri. Fino al 23 febbraio.
Nella Direzione generale della banca in piazza Galvani fino al 21 febbraio l’artista Margherita Moscardini propone “In the light of “ con l’opera dal titolo “The Decline of the Nation State and the End of the Rights of Man: un’installazione al neon – dice la nota stampa – che riporta il titolo del nono capitolo de Le Origini del Totalitarismo, testo che la filosofa Hannah Arendt pubblicò nel 1951”.

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Sissi a Palazzo Bentivoglio
Sissi è un’artista inventiva che lavora su abiti, tessuti e crea percorsi molto originali. A Palazzo Bentivoglio propone la mostra “Vestimenti” curata da Antonio Grulli. Qui l’artista presenta i suoi abiti-sculture in un percorso pensato appositamente per il palazzo. Domenica 26 gennaio, dalle 14.30 alle ore 16.30, Sissi tiene una performance a ingresso libero (fino a esaurimento posti), poi presenta il catalogo della mostra.

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Lupi al Cubo
A Cubo, “museo d’impresa” del Gruppo Unipol, fino al 28 marzo 2020, c’è una personale di Alessandro Lupi curata da Ilaria Bignotti: quattro grandi installazioni create appositamente per il luogo dal titolo “One too free. Specchi, ombre, visioni”.

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Da Bertelli a Guidi a Palazzo D’Accursio
Pittori dell’800 e del ‘900. L’Associazione Bologna per le Arti partecipa con la mostra in corso “Da Bertelli a Guidi. Vent’anni di mostre dell’Associazione Bologna per le Arti”, in Sala Ercole di Palazzo d’Accursio, aperta fino al 16 febbraio ma con orari più estesi da venerdì 24 a domenica 26 gennaio.

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