La fotografia alla ricerca di ribelli e rivoluzioni

A Reggio Emilia “Fotografia europea”: tante rassegne da “Sex & Revolution” alle utopie mancate. Il direttore Walter Guadagnini: "Chi è il rivoluzionario oggi?"

La fotografia alla ricerca di ribelli e rivoluzioni
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redazione Modifica articolo

16 Aprile 2018 - 19.21


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“Chi è il rivoluzionario, oggi ? Difficile figurarsi l’epica di Che Guevara riportata nell’attualità, nel momento in cui il mito rivoluzionario è diventato icona funzionale ad ogni uso: forse anche in questo caso è necessario ripensare non solo le immagini, ma l’immaginario collettivo del mondo odierno”. Pone queste domande Walter Guadagnini, direttore artistico del tredicesimo festival di “Fotografia europea” che si tiene a Reggio Emilia, dal 20 aprile al 17 giugno 2018 e che è dislocato in tante mostre diverse.

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Il filo conduttore scelto dal critico di fotografia è “Rivoluzioni – Ribellioni, cambiamenti, utopie” nel nostro tempo. Che non può essere affrontato restando attaccati acriticamente al passato né senza guardare, ancor più criticamente, al presente.

Da “Sex & Revolution! Immaginario, utopia, liberazione (1960-1977)” a Palazzo Magnani all’Iran come paese ospite nei chiostri di San Domenico, la proposta è molto ampia: le mostre si tengono al Battistero e Palazzo del Vescovado (“Nel soffio della storia”), a Palazzo da Mosto (“Joel Meyerowitz. Transitions”, “Rivoluzioni, Ribellioni, Cambiamenti, Utopie. 101 photobook dalla collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma”; Toni Thorimbert: “In/Finito”), alla Banca d’Italia (Mishka Henner e Francesco Jodice), allo Spazio Gerra (“Fotoromanzo e poi…”), alla Sinagoga (Luca Campigotto: “Iconic China”).

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