Ridere con l'arte d'oggi (e magari capirla). Con Alice a casa della nonna

La bolognese Alice Zannoni pubblica “L’arte contemporanea spiegata a mia nonna”: per chi non ne sa nulla e vuole conoscere. Come la sua parente 91enne

Ridere con l'arte d'oggi (e magari capirla). Con Alice a casa della nonna
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redazione Modifica articolo

30 Gennaio 2018 - 18.22


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Il mondo dell’arte contemporanea è spesso supponente (almeno nei frequentatori più altolocati) e si prende troppe volte troppo sul serio. Saper ridere è una dote d’intelligenza. Sembra invece avere una buona dose anche di umorismo il libro “L’arte contemporanea spiegata a mia nonna” di Alice Zannoni, considerato il sotto titolo che accalappia la curiosità: “Ridere, piangere, capire”.

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Edito da Nfc Edizioni (192 pagine con illustrazioni, 16,90 euro), l’autrice lo presenta mercoledì 31 Gennaio 2018 alle 18 alla libreria Feltrinelli in Piazza Ravegnana, 1 a Bologna affiancata da Milena Naldi, consulente e storico dell’arte. Alice Zannoni è socio fondatore della fiera d’arte contemporanea bolognese SetUp (riuscito e coraggioso esperimento in parallelo alla più ufficiale ArteFiera al via in questi giorni), critico d’arte e curatore indipendente.

“Non si tratta di un manuale di storia dell’arte, né di un testo teorico, né di un saggio di estetica, piuttosto di un “kit di pronto intervento” per coloro che di arte non sanno nulla, un libro per dare una risposta non tanto a “che cosa è arte” ma al quesito perché alcune cose sono arte”, premette l’editore. Che spiega: il libro è nato da “lezioni a casa della nonna in Veneto”, una signora di 91 anni che, con spirito ammirabile “vuole continuare a sapere “cose nuove”, in questo caso dalla nipote 36enne. Che dice nelle note editoriali: “Il libro non può che partire da casa di mia nonna e non solo perché l’interlocutore è mia nonna, ma perché il senso di questa operazione si può apostrofare come “rivoluzione”. Trovo sia una rivoluzione trasmettere il sapere e acquisire conoscenza e, in fondo, l’appellativo di rivoluzione, se preso in prestito dalla scienza, funziona perfettamente. Revolutio è il giro che compie il pianeta sull’orbita trovandosi poi al punto di partenza per ricominciare. è un andare avanti tornando indietro per legittimare un altro giro che è il futuro. L’arte ha un carattere rivoluzionario, l’arte è un modo di sapere e il sapere è sempre una rivoluzione”.

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