“Una volgarità quel palcoscenico di Nerone al Palatino”

Il senatore Pd Walter Tocci presenta un’interrogazione parlamentare sull’impianto nell’area archeologica che va smontato

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21 Dicembre 2017 - 20.50


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Per il senatore Pd Walter Tocci “gli spettacoli nelle aree storiche possono essere senz’altro previsti ed organizzati” ma “con il musical di Nerone la volgarità ha superato di gran lunga la responsabilità nel governo dei beni culturali”.

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Nell’area archeologica di Vigna Barberini, nel Palatino, svettando nel Foro Romano, questa estate è stato montato il grande palcoscenico per “Divo Nerone – Opera Rock” che si è rivelato un flop di pubblico, origine di cause legali di artisti e maestranze contro l’organizzazione, durissime proteste per quanto è stato reputato da molti una autentica offesa al decoro di un luogo monumentale, tanto più frequentato da milioni di visitatori all’anno. Il palcoscenico è lungo 36 metri. La società Nero Divine Ventures SpA doveva finire di smontarlo entro il 28 ottobre 2017, ma il senatore ricorda come sia ancora lì in un’interrogazione indirizzata al Ministero dei Beni e attività culturali e del turismo diretto dal collega di partito Dario Franceschini.

Scrive Tocci: “L’installazione di una siffatta struttura, straniante e invasiva, unitamente alla preclusione per diversi mesi di una parte della vista nell’area archeologica, ha suscitato una viva polemica da parte della stampa internazionale”. “Gli spettacoli nelle aree storiche possono essere senz’altro previsti ed organizzati, purché si svolgano sempre nel rispetto e nella valorizzazione dei siti archeologici, mentre con il musical di Nerone la volgarità ha superato di gran lunga la responsabilità nel governo dei beni culturali”.

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Il chiede a Franceschini di “favorire la completa rimozione del palco dello spettacolo del Divo Nerone, verificando eventuali danni arrecati al sito archeologico e ai monumenti circostanti” e “se non sia urgente prendere tutte le misure necessarie al fine di attivare il nuovo percorso ‘Palatino Plus’”.

Tocci chiede al Mibact anche di “intervenire per rimuovere la situazione di pericolo nell’area dello scavo del ‘Lapis Niger’ e per darne corretta e tempestiva informazione all’opinione pubblica” e “se non ritenga autocriticamente che tali disfunzioni siano almeno in parte determinate dal vorticoso cambiamento degli assetti istituzionali delle soprintendenze”. Al Parco archeologico del Colosseo, Palatino e l’area circostante creato in primavera è stata da poco nominata direttrice dopo un concorso l’archeologa Alfonsina Russo.

 

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