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Sconti fiscali per le librerie. I librai applaudono

Varato il tax credit che vuole agevolare soprattutto gli indipendenti e chi opera in piccoli centri. "Importantissimo" per il Sindacato Italiano Librai

Sconti fiscali per le librerie. I librai applaudono
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redazione Modifica articolo

25 Aprile 2018 - 20.00


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Varato il tax credit per le librerie, vale a dire le agevolazioni fiscali previste dalla Legge di bilancio 2018. Hanno firmato il decreto attuativo il ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, e il ministro dell’Economia e delle Finanze Piercarlo Padoan. Con un intervento speciale, giusto, per le librerie indipendenti che devono resistere con sempre maggiore difficoltà.

Il decreto viene definito molto equilibrato e “un segnale fondamentale e importantissimo” dal Sindacato Italiano Librai (Sil) di Confesercenti. Il provvedimento ripartisce i 4 milioni di euro previsti dalla Legge di Bilancio 2018 tra le circa 4.500 librerie italiane. “La suddivisione che favorisce chi è più sofferente è molto intelligente” e “tutela i presidi culturali”, afferma il sindacato.

Il Mibact in una nota scrive che “il provvedimento regola le modalità con cui gli esercizi commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri nuovi e usati possono accedere al credito d’imposta per diverse categorie di spese nella misura massima di 20.000 euro per gli esercenti di librerie indipendenti e di 10.000 euro per gli altri esercenti”.

Il credito d’imposta scrive ancora il ministero, “parametrato sul fatturato dell’esercizio, interessa in diversa misura le seguenti spese: Imu, Tasi, Tari, imposta sulla pubblicità, tassa per l’occupazione di suolo pubblico, spese per locazione al netto di Iva, spese per mutuo e contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente. La misura favorisce in particolare le librerie dei piccoli centri, spesso l’unico luogo di aggregazione culturale della comunità. Nel ripartire il totale delle risorse disponibili, il credito d’imposta verrà infatti riconosciuto in una prima fase agli esercenti dell’unica attività commerciale nel settore della vendita al dettaglio di libri, in esercizi specializzati, presenti nel territorio comunale e successivamente agli altri aventi diritto”.

 

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