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Ginsberg, Ferlinghetti e la Pivano, che amicizie beat

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ha acquisito scatti e documenti sui viaggi italiani dei due poeti e John Giorno. E li espone

Ginsberg, Ferlinghetti e la Pivano, che amicizie beat
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16 Febbraio 2018 - 15.36


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Il poeta e intellettuale Allen Ginsberg fotografa affettuosamente Fernanda Pivano. È una delle circa 200 fotografie in bianco e nero finora inedite e scattate da Enzo Eric Toccaceli incluse nella mostra “Beat Generation. Ginsberg, Corso, Ferlinghetti. Viaggio in Italia” curata da Toccaceli stesso nella Sala Aldrovandi della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

IL museo ha acquisito quegli scatti e documenti su una storia letteraria, di pensiero e di ideali di un movimento che ha scosso tutto l’Occidente. La mostra, aperta dal 16 febbraio al 2 aprile, accanto alle foto raccoglie circa 600 documenti (prime edizioni, vinili, manifesti, inviti, locandine, ritagli stampa) sugli ultimi viaggi in Italia di tre esponenti della Beat Generation venuti in Italia più volte per incontri e performance: Allen Ginsberg, Gregory Corso e Lawrence Ferlinghetti, il più longevo dei tre artisti, ormai quasi centenario. In un arco di tempo che prende avvio dalla fine degli anni Settanta per concludersi negli anni più recenti, Enzo Eric Toccaceli ha seguito e fotografato Ginsberg, Corso e Ferlinghetti in tutte le loro peregrinazioni nelle grandi città e capitali dell’arte: da Milano a Venezia, Roma, Firenze, fino allo Stretto di Messina. Con la compagnia spesso di Fernanda Pivano, studiosa di letteratura nordamericana, amica e traduttrice dei tre poeti, la prima a parlare e scrivere in Italia della Beat Generation.

 

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