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Il destino romanzesco della “corsara” Natalia Ginzburg

Sandra Petrignani indaga la vita, le case e l’opera della scrittrice poi parlamentare in un volume ricco di testimonianze. Ne parla a “Libri come” a Roma

Il destino romanzesco della “corsara” Natalia Ginzburg
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17 Marzo 2018 - 16.25


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Alla giornata conclusiva di “Libri come. Festa del libro e della lettura” all’Auditorium Parco della musica a Roma, domenica alle 17 allo Studio 3
Sandra Petrignani parla del suo libro “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) con Pierluigi Battista e Cristina Comencini. Legge brani dal libro di Francesca Gatto.
Il libro sulla scrittrice (Palermo 1916 – Roma 1991) ci sembra uno degli appuntamenti più interessanti della pur ricchissima giornata finale di questo festival del libro, seguito da molti appassionati, e l’occasione per segnalare un libro che va segnalato. Riportiamo parte della scheda sul volume dal sito dell’editore: Sandra Petrignani visita “le case che abitò, da quella siciliana di nascita alla torinese di via Pallamaglio – la casa di Lessico famigliare – all’appartamento dell’esilio a quello romano in Campo Marzio, di fronte alle finestre di Italo Calvino. Incontra diversi testimoni, in alcuni casi ormai centenari (…) e ne rilegge sistematicamente l’opera fin dai primi esercizi infantili. Un lavoro di studio e ricerca che restituisce una scrittrice complessa e per certi aspetti sconosciuta, cristallizzata com’è sempre stata nelle pagine autobiografiche, ma reticenti, dei suoi libri più famosi”.

Accanto a Natalia Ginzburg compaiono “intellettuali che furono suoi amici e compagni di lavoro: Calvino appunto, Giulio Einaudi e Cesare Pavese, Elsa Morante e Alberto Moravia, Adriano Olivetti e Cesare Garboli, Carlo Levi e Lalla Romano e tanti altri”. Natalia Ginzburg, “voce – corsara quanto quella di Pasolini – di tanti appassionati articoli che facevano opinione e suscitavano furibonde polemiche”, è stata una narratrice autentica, saggista, commediografa, dal parlamentare nelle fila del Partito comunista italiano.

“La sua vicenda s’intreccia alla storia del nostro paese (dalla grande Torino antifascista dove quasi per caso, in un sottotetto, nacque la casa editrice Einaudi, fino al progressivo sgretolarsi dei valori resistenziali e della sinistra). Un destino romanzesco: unica donna in un universo maschile a condividere un potere editoriale e culturale che in Italia escludeva completamente la parte femminile. E donna vulnerabile, e innamorata di uomini problematici. A cominciare dai due mariti: l’eroe e cofondatore della Einaudi, Leone Ginzburg, che sacrificò la vita per la patria, lasciandola vedova con tre figli in una Roma ancora invasa dai tedeschi, e l’affascinante, spiritoso anglista e melomane Gabriele Baldini che la traghettò verso una brillante mondanità: uomini fuori dall’ordinario ai quali ha dedicato nei suoi libri indimenticabili ritratti”.

La scheda di Neri Pozza editore

 

 

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