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Fulvio Roiter, il fotografo che non "era" solo Venezia

La Casa dei Tre Oci alla Giudecca propone una vasta retrospettiva sull'autore che ha raccontato la città lagunare e pezzi di mondo

Fulvio Roiter, il fotografo che non "era" solo Venezia
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15 Marzo 2018 - 18.26


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Con i suoi scorci spesso in un’aria nebbiosa e sfumata, il fotografo Fulvio Roiter (1926 – 2016) “era” Venezia ed era anche molto altro. Lo vuole documentare la Casa dei Tre Oci all’isola della Giudecca a Venezia con una mostra che ripercorre la sua intera carriera, aperta dal 16 marzo al 26 agosto, e che si presenta come la più completa monografica mai realizzata sull’autore.
La rassegna comprende, attraverso 200 fotografie, la maggior parte vintage, il lavoro anche internazionale di Fulvio Roiter. Le immagini sono scandite in nove sezioni, ciascuna su un periodo della vita e dello stile, includendo scatti su Venezia e la laguna e dai viaggi a New Orleans, Belgio, Portogallo, Andalusia e Brasile.

 

Promossa dalla Fondazione di Venezia con la Città di Venezia, l’esposizione è curata da Denis Curti e l’ha resa possibile il contributo della moglie Lou Embo.

Roiter ha usato come strumento principe per la sua fotografia il libro. Vinse il Premio Nadar, nel 1956, con il libro “Umbria. Terra di San Francesco”, e il Grand Prix a Les Rencontres de la Photographie d’Arles, nel 1978, con “Essere Venezia”. Il catalogo bilingue è di Marsilio Editori.

 

 

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