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Dalla Sardegna alla Cina con le fotografie di Roberto Salgo

Esporrà da maggio a giugno al China International Photographic Art Festival, Mostra Internazionale d'Arte Fotografica.

Dalla Sardegna alla Cina con le fotografie di Roberto Salgo
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19 Febbraio 2018 - 15.06


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di Margherita Sanna

Il cagliaritano Roberto Salgo,  fotografo autodidatta già noto per le sue pubblicazioni in numerose riviste e periodici, esporrà da maggio a giugno al China International Photographic Art Festival, Mostra Internazionale d’Arte Fotografica. Non è il primo riconoscimento di questo poliedrico fotografo, già nel 2016 infatti, ha ricevuto la menzione d’onore all’International Photography Awards. Ha esposto già in giro per il mondo, tra Città del Messico e l’Italia, realizzando numerosi reportage in giro in vari Paesi: Kenya, Uganda, Sud Sudan. La sua passione, sbocciata proprio grazie ai suoi viaggi, è stata coltivata con dedizione e amore, portandolo a risultati eccellenti. L’abbiamo intervistato per sapere qualcosa di più su di lui e sul suo lavoro.

Come nasce la tua partecipazione alla Mostra Internazionale in Cina nella quale verranno esposte alcune tue fotografie dal 18 Maggio al 18 Giugno? Avevo partecipato ad una selezione per una esposizione al festival di fotografia di lushui in Cina e il mio lavoro intitolato “Steel Life ” è stato selezionato a settembre 2017. Sono stati selezionati 33 fotografi italiani. Di questi 33 14 sono stati poi selezionati per esporre in questa manifestazione.

Sono scatti realizzati appositamente per la Mostra?Si tratta di cinque foto frutto di un lavoro che porto avanti da anni sui paesaggi industriali della Sardegna, e già pubblicato sul cartaceo della LFI Leica Fotografie International a marzo 2017. Pertanto non sono state scattate appositamente per l’occasione.

Ti aspettavi che saresti stato selezionato? Qual è il tuo stato d’animo a riguardo? Avevo saputo da subito che i cinesi avevano apprezzato molto il mio lavoro e ci sarebbero state buone probabilità di essere tra i selezionati. Ovviamente mi fa un immenso piacere, anche se il fatto di aver raccolto in questi ultimi 2 anni consensi prestigiosi sia a livello nazionale che internazionale,  ovviamente lascia meno spazio alla sorpresa

Come hai scoperto la passione per la fotografia? E cosa ti ha spinto a farne diventare una professione? Già da piccolo avevo una certa curiosità però mai approfondita; l’amore è sbocciato dopo un viaggio nel Kashmir e Ladack, quando vidi gli scatti del viaggio e mi resi conto che non rappresentavano ciò che avevo visto/osservato.

È il tuo primo lavoro oppure ti devi mantenere facendo altro? Non è la mia professione, ma una passione nonché secondo lavoro, visto che lavoro in un Ente Regionale che però – avendo uno stipendio sicuro – mi permette di scegliere tra i lavori che mi propongono.

Quali sono i tuoi maestri della fotografia? Non ho maestri, ma ho seguito in periodi diversi vari fotografi. Steve Mc Curry per il reportage o Salgado. Ma anche Burtinsky per l’industriale, ma in assoluto Gabriele Basilico che per me è stato fonte di ispirazione.

Hai fatto numerosi reportage: in quali Paesi sei stato? Qual è quello che ti ha folgorato maggiormente e perché? Ho visitato “mezzo mondo”, ma adoro i paesi asiatici che hanno per me un fascino particolare, tra i miei preferiti Mongolia e Tibet. Paradossalmente però i due libri che ai quali ho collaborato e curato sono sul Sudan.

Che cosa cerchi nelle tue foto? Cerco solo di esprimere me stesso, ciò che vedo e ciò che sento.  

Come le scatti: aspetti e osservi o scatti istantanee sul momento? Sulla fotografia industriale e sulle architetture che ormai prediligo, non ho bisogno di scattare rapidamente, ma ho tutto il tempo che voglio per osservare in silenzio.

Quanto rilievo ha il lavoro di post produzione di una fotografia per te? Su questo tipo di fotografia ne ha tanta

Che progetti hai nell’immediato futuro? Continuare con questo genere di lavoro senza escludere nuove avventure, ma soprattutto proporre il lavoro fatto a strutture che possano essere esporlo.

Esponi le tue opere da qualche parte in questo momento? A Maggio in Cina, in collettiva. A settembre a Roma, in una personale. Per il momento posso fornire solo queste date certe, il resto è un eterno work in progress.

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